Skip to content


2 agosto: l’ipocrisia e la memoria

Con il pretesto della semplificazione e dell’efficienza, il Governo Renzi sta portando avanti una stretta autoritaria su più fronti. Anzitutto nelle politiche del lavoro, che vanno in direzione di una maggiore atomizzazione dei lavoratori e istituzionalizzano il principio per cui l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro debba passare per un periodo prolungato di lavoro gratuito o semi-gratuito. Nelle politiche abitative, con la legge Lupi sulla casa e l’agghiacciante articolo 5 che vieta residenza e utenze agli occupanti. Nel riassetto sempre più chiuso e autoreferenziale del potere, con una legge elettorale truffa e riforme costituzionali condotte di concerto con la destra oscura di Silvio Berlusconi (tessera 1816 della Loggia massonica P2).

E pare che sarà proprio Matteo Renzi, in cerca di legittimazione a sinistra, a tenere il discorso commemorativo per l’anniversario della strage del 2 agosto in Piazza della Stazione.

Ma se la strage è di Stato, i rappresentanti dello Stato non dovrebbero avere alcun diritto di parlare in piazza il 2 agosto. Se lo Stato ha intralciato e intralcia tuttora la verità, essi non rappresentano altro che la loro ipocrisia, le loro parole vuote e i loro ininterrotti depistaggi.

Quella piazza non è né del sindaco, né del questore, né delle istituzioni, né dello Stato, né tantomeno di un governo come quello odierno che opera in accordo con gli eredi e beneficiari della strategia piduista e stragista.

Dalla strage di piazza Fontana del 1969 a quella di Bologna del 1980, l’Italia ha sperimentato dolorosamente una lunga «strategia delle stragi» condotta da uomini degli apparati più coperti dello Stato e da neofascisti da essi personalmente organizzati, indirizzati, finanziati e protetti.

Si vorrebbe far credere che il terrorismo sia un qualcosa di esterno senza rapporti con lo Stato e le sue strategie di potere, i politicanti destri e sinistri lo ripetono da decenni tra i fischi, ma il 2 agosto sta a ricordarci che la loro ipocrisia è un oltraggio alle vittime e alla verità storica.

Oggi, sulle sedie della Sala d’aspetto della strage dormono di notte tante persone senza casa, senza lavoro, travolte da un mondo ipocrita e violento che è stato costruito reprimendo nella paura e nel sangue la volontà diffusa di una diversa e più giusta organizzazione sociale.

Noi sappiamo, noi non dimentichiamo!

Posted in General.

Tagged with , , , .