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Ancora Ungheria nera

L’ultimo caso di intolleranza e intimidazione in Ungheria riguarda un italiano trentenne. Da otto anni a Budapest, appassionato di arte e fotografia, attivista dei movimenti per i diritti civili viene costantemente minacciato di morte e su di lui il gruppo di estrema destra dei «Motociclisti dal sentimento nazionale» ha messo una taglia da 10 mila euro per chi lo ammazza.

Lo hanno aspettato sotto casa, sono andati a cercarlo nell’ufficio in cui lavora, ha già cambiato tre volte l’indirizzo di residenza e dieci volte domicilio. La sua unica «colpa» è quella di aver fatto della satira sul gruppo fascista e antisemita all’ultimo Gay Pride di Budapest disegnando un fallo al posto della loro moto.

Il movimento dei motociclisti, come ha raccontato il quotidiano tedesco «Der Tagesspiegel», è legato a Jobbik, il partito neonazista, xenofobo e razzista, i cui militanti da anni compiono assalti anche mortali contro le minoranze rom. Affine ideologicamente ai neonazisti italiani di Forza Nuova, Jobbik ha raccolto alle ultime elezioni il 20,7 % dei voti ed è alleato con il partito di governo Fidesz, guidato da Viktor Orbàn. Più dettagli qui e qui.

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