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[BO] E ora spunta anche Galeazzo…

Dopo la festa antifascista e antirazzista in Piazza dei Colori contro il tentativo di aprire una palestra neofascista per squadristi all’interno dell’ex Consorzio agrario di via Mattei, tutt’a un tratto i giochi si fanno più chiari e più nitidi…

Da oltre un anno la Lega Nord ha promosso presidi xenofobi in Via Mattei chiedendo a gran voce il recupero dell’ex Consorzio agrario affidato poi dalla Procura… a un ex pugile di estrema destra.

Ora, stando al «Corriere di Bologna», proprio l’ex pugile sarebbe finito tra i candidati che Forza Italia ha voluto inserire nella lista elettorale della leghista Lucia Borgonzoni. Così, dopo aver dichiarato qualche mese fa che era pronto a «uccidere gli zingari», adesso l’ex pugile si è subito fatto notare per un post fascista su Facebook e per un «sia sempre lodato Benito Mussolini». Si tratta, secondo il «Corriere di Bologna», di tal Alessandro Lucia, 36enne di Catanzaro, custode giudiziario dell’ex Consorzio agrario di via Mattei in cui, appunto, vorrebbe aprire una «palestra per sport da combattimento».

Ma come mai un personaggio così improbabile prima è diventato «custode giudiziario» di un’ampia area sotto sequestro e ora è candidato nella principale lista della «destra moderata»?

Sempre secondo il «Corriere di Bologna», Alessandro Lucia sarebbe stato candidato da Galeazzo Bignami, e non è un mistero che Bignami da anni trami nell’ombra per ricostituire a Bologna un’area della destra militante e squadrista, forse per nostalgia dei tempi in cui era a capo degli squadristi del FUAN.

D’altra parte, nel progetto di recupero dell’ex Consorzio agrario si sono mobilitati, accanto ad Alessandro Lucia, anche i neofascisti di «Bologna sociale», sedicente gruppo «apartitico», che così veniva descritto da un ex dirigente di CasaPound:

«Bologna sociale […] altro non sarebbe che un raggruppamento di esponenti delle varie sigle di destra della città. Ad animarla, militanti di CasaPound, Forza Nuova, di Fiamma tricolore, delusi o non proprio entusiasti di Fratelli d’Italia e anime sparse e orfane dei grandi partiti del recente passato […]. Pare gradiscano la spinta che, per riunire tutti questi percorsi diversi, avrebbe impresso niente meno che Galeazzo Bignami».

E qui si vede bene come il tramite fra squadrismo di strada e squadrismo di palazzo sia proprio Bignami che da una parte coltiva amicizie con gggiovani esaltati e dall’altra tratta con istituzioni e forse pure con magistrati la concessione di spazi per un bel centro sociale di estrema destra travestito da «palestra» e da «recupero urbano»…

Intanto pare che Lucia sarà scaricato da Forza Italia. Del resto, dalle sue dichiarazioni al «Corriere di Bologna», si direbbe che cerchi una qualunque ruspa tanto per sfogarsi un po’ sui primi «zingari» che trova…

«Se la politica non mi vuole non mi interessa, continuerò la mia battaglia da cittadino, come ho sempre fatto. Anche perché la politica parla e basta. Per esempio Salvini parla di ruspe, se si passasse ai fatti io salirei senza problemi su una ruspa per tirare giù il campo rom».

Tra un mese costui vorrebbe aprire la sua palestra…

Noi riteniamo gravissimo che la Procura di Bologna, in un modo che a noi riesce del tutto opaco e quasi nero, si sia presa la responsabilità di promuovere un centro sociale per squadristi e fanatici razzisti in una città che non li vuole e che lo ha dimostrato con la partecipata festa antifascista e antirazzista di sabato scorso.

Verrebbe quasi da chiedersi se anche il procuratore Valter Giovannini partecipava agli «addio al celibato» hitleriani dell’avvocato Bignami…

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