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La Lega Nord alla frutta

Certo, la Lega Nord alla frutta è uno spettacolo disgustoso. Dopo il razzismo profuso e praticato per decenni, dopo i libri di Julius Evola dati in omaggio con la «Padania», ecco che, per non scomparire nel fango di scandali e dissesti, i politicanti leghisti ora si apprestano a riciclarsi… «a sinistra»!

Così, Umberto Bossi fa finta di prendersela con il nazi-sindaco di Verona dichiarando: «Tosi è uno stronzo. Tosi è uno che ha portato nella Lega un sacco di fascisti, cosa che non potrà essere sopportata per molto».

Già, è il restyling leghista che viene avanti dall’inizio di quest’anno… Ma, come ha scritto di recente Alessandro Bresolin, da sempre c’è del nero sotto la camicia verde leghista. Anzi, fuori dall’Europa la Lega Nord è correttamente definita «estrema destra razzista».

Gli unici che fanno finta di non accorgersene sono i politicanti «di sinistra», a cominciare da Pier Luigi Bersani, il leader del partito dei «democratici», che all’inizio del 2011 dichiarava: «So che la Lega non è razzista».

Questi giochi squallidi ci mostrano che un’epoca è finita.

Non passeranno!

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