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[BO] Il flop dei neonazisti di Forza Nuova non cancella l’offesa alla verità e alla storia

Secondo “Repubblica”, al presidio di Forza Nuova «si presentano appena in cinque». Per il “Resto del Carlino”, equanime come al solito, i neonazisti erano invece «una decina».

Comunque, si è trattato di un flop che non cambia la sostanza della questione: la Questura di Bologna ha consentito che 5 o 6 neonazisti manifestassero in ricordo solo di alcune vittime delle foibe (le vittime italiane, e non quelle serbe e croate, per una marcata forma di razzismo) e ha permesso che si offendessero i milioni di persone sterminate dai nazifascisti, poiché Forza Nuova intendeva contestare anche la «giornata della memoria non condivisa e smaccatamente di parte» del 27 gennaio (ed è una dichiarazione negazionista e, di riflesso, antisemita). Né la cosa può sorprende dopo il provocatorio convegno negazionista organizzato quest’anno a Como da Forza Nuova, proprio in occasione della “Giornata della memoria”.

Dall’altra parte, una manifestazione vispa, partecipata e rumorosa ha accerchiato la piazzetta deserta e innevata dove i 5 neonazisti si sventolavano fra loro le loro bandiere. «Un centinaio» di antifascisti per il “Resto del Carlino”, riduttivo come al solito verso l’antifascismo bolognese. «Almeno duecento», secondo “Il Fatto quotidiano”.

Dopo aver assediato per ore i 5 neonazisti protetti da uno spiegamento ingente di camionette, polizia, digos e carabinieri, presi di mira da un fitto lancio di palle di neve, verso le sei il corteo si è diretto verso via del Pratello per manifestare la propria solidarietà di antifascisti a Michelangelo: l’uomo che un paio di mesi fa, in via Pietralata, ferì con un colpo di pistola un militante di estrema destra che per ore aveva offeso e aggredito, come suo solito, migranti e studenti dal look “irregolare”.

Vi è anche un video della giornata di ieri in cui 5 trucissimi neonazisti sventolano le bandierine e un inquieto Stefano Colato, coordinatore regionale di Forza Nuova, si appella… alla Costituzione antifascista:

«Noi abbiamo la nostra ideologia, la sinistra ha la sua ideologia, non ci siamo mai sognati di andare a contromanifestare una loro manifestazione, e gradiremmo che anche le nostre manifestazioni si svolgessero in tranquillità, senza bisogno di spiegamenti di forze ingenti, perché alla fine la Costituzione italiana prevede il diritto di opinione e il diritto di manifestare la propria idea».

Invero, Forza Nuova è solita aggredire, pestare, “contromanifestare” e fare vandalismi ovunque ne abbia la possibilità e quasi sempre con la benevola copertura delle forze dell’ordine.

Non solo, questo 27 gennaio, Forza Nuova ha “contromanifestato” organizzando nella “Giornata della memoria” un convegno per negare lo sterminio nazista. Non solo, sabato scorso, ha fatto irruzione e atti di vandalismo contro una mostra storica su “Fascismo, Foibe, Esodo”.

Forza Nuova è un partitino razzista, sessista, xenofobo, integralista, omofobo, antisemita, che ha commesso, anche in questa regione, continui atti di violenza fisica e simbolica. E se ora lo fa un po’ meno, ciò è dovuto solo alle mobilitazioni dell’antifascismo militante.

Basti dire che, qualche anno fa, il Consiglio comunale di Bologna ha approvato a larga maggioranza un ordine del giorno che chiedeva «la messa fuorilegge del movimento politico Forza Nuova, per ricostruzione del partito fascista e per inottemperanza delle norme previste dalla legge Mancino, essendo stati diversi dirigenti e militanti di Forza Nuova più di una volta coinvolti in episodi di violenza razzista e fascista (a Bologna, a Rimini, a Verona e in altre città italiane)».

Se vogliono «tranquillità», si prendano un bel po’ di tranquillanti e se ne stiano a casa a giocare a Pogromly.

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