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SOPRAVVIVERE È ESISTENZA. OPPORSI AD OGNI AUTORITARISMO È L’INIZIO DELLA RESISTENZA

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dello Spazio Sociale Autogestito XM24 che giunge a poche ore dalle manifestazioni antifasciste in programma a Macerata e Piacenza per sabato 10 febbraio a cui invitiamo a partecipare.

Da anni una politica in crisi gioca con la pelle degli esseri umani. Ma in questo febbraio 2018 assistiamo ad una campagna elettorale idiota quanto feroce, come mai in decenni di pantomima democratica. Una campagna in cui si gioca con le parole ma all’ammasso si mandano le vite di persone reali; ed a rischio sono i concetti stessi di società e di vita per come li abbiamo pensati. Pare superflua l’ennesima descrizione di quanto accaduto il 3 febbraio scorso a Macerata, ma serve a ribadire con chiarezza i motivi per cui, ad una settimana esatta, sabato prossimo sarà importante essere in strada. Ecco perchè:

  • perchè è fascista chi spara nel mucchio scegliendo i bersagli per il colore della pelle;
  • è fascista chi ancora strumentalizza e abusa del corpo morto di una donna,  per evocare una supposta “purezza italica” che andrebbe difesa;
  • è fascista chi fa dichiarazioni su “espulsioni di massa” evocando, perfino davanti allo stragismo, inesistenti invasioni;
  • è fascista chi non dedica una riga di giornale a nomi e vite dei colpiti di sabato scorso: esseri umani, responsabili di nulla;
  • è fascista chi associa migranti e delinquenti, come fossero sinonimi, ed è fascista chi scrive, vota, impone leggi nemiche della libertà di tutti, che aggravano l’ingiustizia sociale preesistente in offensive condizioni materiali. Responsabili del degrado dell’opinione pubblica sono gli autori di quel “diritto” d’emergenza che ha reso di fatto i migranti in Italia primo e continuo bersaglio di controlli polizieschi, muniti di nulla se non del rischio di perdita dei “permessi”, a muoversi e vivere, di ogni tipo;
  • è fascista chi fa accordi con Libia, Turchia ed ogni regime mafioso per fermare con bande armate masse in fuga da guerra e fame;
  • è fascista chi continua ad addossare sulla pelle di pochi la responsabilità della crisi sociale che capitale, liberaldemocrazie ed “amministratori dei disastri” ci stanno facendo attraversare: lo stesso sistema che produce esodi e migrazioni. Un sistema che vive di crisi, cresce grazie a guerre e devastazioni, un complesso ormai mondiale di cui le migrazioni sono solo uno dei prodotti inesorabili, per nulla imprevedibili;
  • è fascista chi si nasconde dietro il “non sono razzista, ma” ed oltre una virgola legittima la discriminazione di fatto tra esseri umani, così come la diffusa violenza istituzionale e sociale;
  • è fascista chi continua dopo anni di evidenza a NON CHIAMARE LE COSE COL PROPRIO NOME ostinandosi, dietro ipotetiche “follie” di singoli chiamati “isolati”, a perseguire un vittimismo classista, al contempo infangando altre parti dette “buoniste” e prepara insieme il linciaggio politico e razzista.

Il fascismo non è un fenomeno naturale, non entra un giorno per caso dalla finestra degli edifici di stato e società. Il fascismo è storicamente protetto da una precisa declinazione del sistema democratico, in Italia; dalle scelte strategiche di sistemi nazionali e dalle spinte degli interessi del profitto capitalistico. L’attitudine nazifascista di una società in via di degradazione si è solo inerpicata attraverso tutti i gesti omicidi sempre più frequenti, tornando sfacciatamente a rivendicare le violenze che ne sono la pura essenza. Atti ormai quotidiani ma che vengono avvicinati a possibili atti di “giustizieri”, al “buon senso comune” che molti esaltano nei bar come negli editoriali di liberali benpensanti, fino a mediatici “confronti elettorali”, tanto tolleranti verso gli intolleranti.

Il fascismo è sancito da leggi – ultimo di una lunga serie il decreto Minniti, che segue pacchetti sicurezza prodotti della logica che originò per prima la legge Turco-Napolitano: la scelta di una classe “dirigente” da cui prese avvio la reinvenzione dei lager in versione democratica, con “la detenzione amministrativa” prima ed il reato di “clandestinità” poi. Infine della triste attualità del diritto di asilo definitivamente svuotato del suo statuto giuridico, lasciando la gente a morire in mare. Chi pensa così è nostro nemico.

Fascista è quel modo di pensare, vedere ed assoggettare la realtà, massimamente la vita. Fascista è il vittimismo che crede sempre possibile la vendetta e necessaria una espiazione ai nostri problemi con rinnovati “sacrifici”, anche umani; ma il fascismo è poi anche fondatissima, irrazionale e continua aggressione. Non la violenza di chi si ribella al Dominio, ma la sopraffazione di chi vuole riaffermare ed imporre esattamente il Dominio. La violenza sadica dell’uomo contro l’uomo, rinnovata lungo la storia e capace di riproporre lo stesso schema: soppressione della libertà, dell’esistenza, della diversità, della vita altrui. Fascista è un intero complesso che noi diciamo responsabile: un conglomerato mediatico, sociale e politico che a questi atti si affianca e che non combatte sulla strada, per puro opportunismo se non per consustanziale connivenza. Di tutti quelli che “comprensivi” descrivono gesti omicidi come “prodotti delle circostanze”.

Davanti a tutto questo ci stringiamo alle persone che sono state colpite sabato scorso a Macerata; e sempre ed ovunque a tutti i migranti in questo paese, che oggi si riscoprono bersagli non di un “pazzo isolato” ma di un uomo che ha scelto di pensare male, vivere peggio, militare e quasi uccidere: atti che a scala maggiore sono legittimati come “guerre” di stato. Non crediamo affatto che i colpiti siano vittime: sono esseri umani con propria dignità a cui questo apparato regala rinnovata violenza dopo il terrore. Ma siamo accanto anche a tutte le altre persone che in italia in questi giorni stanno subendo minacce ed intimidazioni da parte di vari esponenti e militanti di compagini neofasciste, sempre più legittimati da questa crescente banalizzazione dei loro gesti violenti e delle loro retoriche. Un nostro compagno accoltellato a gennaio a Genova, sedi di Casapound e Forza Nuova in apertura in ogni provincia e sempre accompagnate da intimidazioni, minacce, ferimenti.

Il fascismo non arriva in un giorno: e non sarà solo sabato il giorno in cui potremo fermarlo. Ma per certo sabato sarà una giornata importante in cui opporci attivamente a tutto questo, in cui ricordare a noi e a tutti l’importanza di un antifascismo vivo nel quotidiano, strada dopo strada, che non lasci spazio ad infiltrazioni fintamente democratiche, che non sono altro che liberticide. Non basta una parola nella Costituzione, nè una delibera da consigli comunali; non bastano parole al vento perché viva l’antifascismo. Antifascismo deve essere la produzione del comune nelle lotte, nelle strade, nella solidarietà tra esseri umani, nella libertà di movimento e di circolazione, nell’eguaglianza tra uomo e donna, nell’autodeterminazione della donna, nella lotta partecipe senza colori né frontiere contro un sistema che dà valore solo all’accumulo di ricchezza e alla difesa di un ordine costituito privo di ogni etica. Un sistema che da sempre costruisce sulla violenza, provocando distruzione e morte.

Antifascismo è ritornare a credere nella libertà solidale: tornare ad agire riconoscendo il valore non mercantile della complessità della vita.

Per questo invitiamo tutti a scendere in strada questo sabato, a Macerata, a Piacenza ed in ogni città, paese, provincia.

Perché il fascismo va combattutto ogni giorno, in ogni gesto, in ogni minima manifestazione; dentro e fuori di noi.

Spazio Pubblico Autogestito XM24

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