Prima lo hanno insultato perché aveva «l’aria da frocio», gli hanno sputato e, quando ha cercato di allontanarsi, uno del gruppo è sceso dall’automobile, l’ha rincorso e lo ha lasciato a terra sanguinante, spaccandogli il naso e provocandogli un trauma cranico. Poi gli hanno anche rubato lo zaino e il telefono. Attorno era pieno di gente, ma nessuno è intervenuto in alcun modo alle grida di aiuto. Non era un angolo sperduto o deserto, ma la piazzetta dietro l’Arena del Sole dietro Via Indipendenza.
Già, anche questa è Bologna dove piccoli neofascisti crescono tra l’indifferenza di benpensanti e moderati…
Oggi venerdì 30 marzo alle h. 18.30, in piazzetta San Giuseppe, si terrà un rito collettivo di de-omofobizzazione in solidarietà alla compagna frocia e per opporsi alle minacce e alle violenze motivate dall’odio omofobo, sessista e dalle strumentalizzazioni razziste.