Bollettino forlivese sulle azioni neofasciste
autore: Antifascisti forlivesi
Ieri pomeriggio si è tentuo in Piazza Saffi un presidio itinerante antifascista per ricordare i valori reali e radicali dell’opposizione al fascismo di ogni colore e di ogni epoca. Un presdio che partendo da sotto il Comune ha voluto smascherare l’ipocrisia delle istituzioni che il 25 aprile e il 9 novembre (data simbolo della Liberazione di Forlì… liberazione che per noi è semplice sostituzione di diverse tirannie) si tinge di antifascismo e difesa delle libertà e tutto il resto dell’anno invece reprime, controlla, denuncia, vieta il dissenso nelle nostre strade.
Di seguito il bollettino distribuito ieri.
ANTIFASCISTI E ANTIFASCISTE FORLIVESI.
BOLLETTINO CITTADINO
L’elenco che segue è una raccolta di fatti avvenuti nella città di Forlì (se non diversamente specificato). Troverete anche fatti non direttamente riconducibili a formazioni neofasciste, bensì imputabili ad organi istituzionali poiché il fascismo è anche e soprattutto questo: far passare per normali e necessarie la repressione e la censura più spudorate.
- 18/9/10 = La questura di Forlì vieta il presidio di protesta di fronte alla festa della Lega Nord a cui doveva partecipare Umberto Bossi. Il sindaco Balzani vi partecipa gioviale mentre fuori, nelle vie blindate dalla celere provenuta da tutta Italia, un gruppo di 30 persone viene identificato e fisicamente sequestrato per ore all’interno del circolo Dell’Amore perchè ritenuti sospetti contestatori.
- 3/10/10 = Imbrattata la sede del PMLI con vernice nera (svastiche e celtiche) e con letame. Gesto di chiara matrice neofascista.
- 11/12/10 = Minacce da parte di militanti di Blocco Studentesco (appendice scolastica di Casa Pound) a studenti antifascisti dell’ITAER. Nella notte 3 spari con armi da soft-air e pallottole d’acciaio su una vetrata dell’istituto.
- 18/12/10 = Prima uscita pubblica del gruppo neofascista “Casa Pound” a Forlì. Vendono pandori per beneficenza protetti da cordoni di carabinieri e digos a difenderli dal contropresidio antifascista.
- 30/01/11 = Convegno di Casa Pound all’Hotel Executive di Forlì. Partecipano i consiglieri comunali Pdl Ragni e Spada. La digos presidia l’albergo.
- 11/02/11 = Aggredito ragazzo omosessuale da due naziskin in periferia a Forlì.
- 13/02/11 = In piazza Saffi Casa Pound Romagna organizza una cerimonia revisionista sulle foibe. La polizia schierata in tenuta antisommossa chiude ogni via d’accesso ai contestatori antifascisti minacciando cariche e denunce. Intanto in Sala Randi il consigliere comunale Spada e l’assessore alle politiche giovanili Tronconi partecipano a una conferenza revisionista sulle foibe.
- 28/02/11 = In piazza Saffi il presidio comunicativo contro il nucleare, organizzato da ambienti anarchici, viene blindato da diverse camionette di carabinieri, volanti e digos.
- 5/03/11 (RIMINI) = Polizia e carabineri blindano l’accesso al “Rock Island”, discoteca sul lungo mare teatro di un concerto Naziskin al quale partecipano circa 200 neofascisti. Vietata ogni contestazione.
- 12/03/11 (FAENZA) = banchetto di volantinaggio in piazza del mercato da parte di militanti di “Forza Nuova”, partito fascista.
- 11/05/11 = Il sindaco Balzani (come riportato dai giornali) firma lo sgombero coatto del “Borghetto Occupato”, spazio sociale autogestito ospitato in uno stabile occupato di proprietà del comune. L’edificio, dopo lo sgombero, è in totale stato di abbandono.
- 16/7/11 (RIMINI) = ragazzo marocchino pestato da 4 naziskin all’uscita di un pub.
- 12/9/11 = Il quartiere Foro Boario è militarizzato per l’arrivo del ministro Maroni alla festa della Lega Nord (alla fine darà buca). La Questura di Forlì nuovamente proibisce ogni contestazione davanti ai tendoni. Anche questa volta è ospite il democratico Balzani.
- 2/10/11 = Il gruppo “La Foresta che Avanza”, appendice mimetica ecologista di “Casa Pound Italia” organizza un presidio di protesta di fronte al circo. Scarsa la partecipazione.
- 25/11/11 = La mattina stessa dell’iniziativa la Questura di Forlì vieta la festa di autofinanziamento del collettivo “AlternatiAvversi”. Il firmatario della comunicazione viene trattenuto in questura per più di un’ora e intimidito dal proseguire la propria attività politica.
A questo elenco vanno aggiunti diversi volantinaggi dei neofascisti di “Blocco Studentesco” davanti ad alcune scuole superiori e la ormai tragicamente celebre ricorrenza della “marcia su Roma” del 28 ottobre che anche quest’anno, come in tempi passati, ha richiamato migliaia di fascisti (nostalgici ma anche militanti e naziskin) a Predappio, paese a pochi chilometri dalla nostra città.
SE UNA CITTÀ NON SI MOBILITA IN MASSA PER UNA SITUAZIONE DEL GENERE, PUÒ REALMENTE DEFINIRSI ANTIFASCISTA?
LA RESISTENZA E’ UN ESERCIZIO QUOTIDIANO