Oggi abolire ovunque il carcere sarebbe davvero un’utopia ragionevole…
ANARCHICO IRANIANO IN SCIOPERO DELLA FAME DA OLTRE DIECI GIORNI
di Gianni Sartori
Il militante anarchico iraniano Soheil Arabi era stato arrestato nel 2013 per aver diffuso pubblicamente un testo contro il governo di Teheran e aver contestato, sempre pubblicamente, i principi religiosi.
Condannato in un primo momento a morte, la sua pena veniva successivamente, in appello, mutata in 13 anni di prigione.
Rinchiuso nel carcere di Bozorg (Teheran), dal 15 giugno è in sciopero della fame per protestare contro le condizioni di detenzione. In particolare contro il sovraffollamento e le violenze esercitate dai secondini sui prigionieri.
A circa una settimana dall’inizio della protesta è stato trasferito, ufficialmente per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, in un reparto ospedaliero.
Non si conosce molto in merito alla situazione dei gruppi – o delle individualità – libertari in Iran. In passato si era parlato di qualche legame con gruppi ambientalisti e con organizzazioni curde.*
Ricordo che l’anno scorso, dopo l’esecuzione di due militanti curdi iraniani, alcuni anarchici greci (in particolare il gruppo denominato “Rouvikonas”) avevano protestato vigorosamente davanti all’ambasciata di Teheran in Atene. Contro la facciata dell’ambasciata era stata lanciata vernice in abbondanza e un gabbiotto della sorveglianza era stato demolito (dopo aver fatto allontanare la guardia).
Gianni Sartori