Giovedì 14 novembre è previsto a Bologna l’avvio della campagna elettorale della Lega. Salvini dice di voler fare al PalaDozza un comizio trionfale insieme ai suoi e al peggio della destra italiana e internazionale. Dicono che adesso vogliono prendersi l’Emilia-Romagna, poi l’Italia e dopo chissà cos’altro.
Dicono che saranno migliaia e che saranno fortissimi. Dicono, dicono…
Noi rispondiamo: basta!
Questo è un appello ad essere nelle strade rivolto alla città plurale e viva che ogni giorno ripudia in modo radicale ogni forma di razzismo, di sessismo, di paura mossa da odio e di violenza fascista.
Bologna è città aperta, ecologista, femminista, solidale e cooperante. La Bologna che vogliamo vivere è questa e non permetteremo che l’odio di chi predica muri, violenza, razzismo, nazionalismo si faccia strada.
Siamo quell* degli spazi sociali, degli spazi ancora da socializzare, dei luoghi mutualistici, degli spazi dell’accoglienza, delle consultorie e degli spazi di solidarietà femminista. Siamo quell* delle lotte quotidiane per il reddito e i diritti sul lavoro. Siamo quell* che lottano contro i decreti sicurezza, che lottano per un mondo senza plastica, smog e tossicità. Siamo quell* che vedono oltre il capitalismo, che sperimentano nuove relazioni economiche e sociali e che si battono contro quelle vecchie. Siamo quell* che lottano contro lo sfruttamento in fabbrica, in casa, nelle strade e al cellulare. Siamo quell* che studiano per vivere in un mondo migliore e studiano per lottare contro il mondo peggiore.
Loro promuovo infami decreti che lasciano morire le persone in mare, sbandierano falsi miti di famiglie naturali, vanno alla ricerca di like sulla pelle degli ultimi, illudono molti che siano solo pochi a dover star bene.
Noi invece pensiamo che questo sia il tempo della solidarietà, della costruzione di mutualismo e cooperazione, della redistribuzione a tutt* della ricchezza di pochi. Pensiamo che sia questo il tempo per prendersi tutto lo spazio che c’è.
Non permetteremo che Bologna diventi simbolo dell’affermazione della destra xenofoba e razzista né tantomeno crediamo alla favola dell’incanto liberale di un cambiamento senza cambiamento. Viviamo in un limbo non ancora ben definito che come ogni limbo può diventare transizione per chi ne sa individuare le crepe e cavalcare le onde, o può rimanere tale per un tempo assolutamente incerto. L’incapacità e la non volontà dell’attuale governo PD-M5S di segnare una discontinuità con il governo precedente è la riprova che non possiamo restare a guardare. Non sono certo il mantenimento dell’ordine, i daspo urbani, gli sgomberi, i decreti sicurezza, gli accordi con la Libia, l’aumento delle tasse ai poveri, la timidezza sulle risposte all’emergenza climatica, l’assenza di un reale piano femminista, a garantire il cambiamento di cui si fregiano le attuali forze di governo, anzi i discorsi di odio e di paura trovano un consenso sempre più diffuso. Allora, non possiamo restare indifferenti, perché è proprio quell’indifferenza che genera le paure che rendono inermi e che questo limbo lo prolungano.
Oggi non restiamo indifferenti, come non lo furono quei partigiani e quelle partigiane che proprio in questi giorni, 75 anni fa, combatterono in Porta Lame contro il marciume nazi-fascista il quale, anche all’epoca, sembrava più forte, potente e capace di cavalcare le onde.
A pochi metri proprio da Porta Lame non permetteremo che il PalaDozza, luogo delle passioni di questa città, diventi lo spazio dove il peggio della destra omotransfobica, neofascista, sovranista, sessista, si ritrovi per avviare la sua campagna di odio e di paura.
È per questo che invitiamo tutt* ad essere in strada giovedì 14 novembre con concentramento dalle ore 18 in piazza San Francesco.
Bologna è partigiana, Bologna non si Lega!