Ma questo è il campo in cui la destra italiana si colloca: nell’autoritarismo di uno Stato in linea con la deriva ultra-cattofascista europea. L’Italia di Giorgia Meloni non si è di certo sottratta e si sta ben allineando con i governi della Polonia e dell’Ungheria, degli USA e dei regimi autoritari, anche nella criminalizzazione di stili di vita considerati “devianti” all’interno di una lettura delle nuove generazioni ritenute pericolose. Un esempio esemplare della deriva autoritaria è l’urgenza con cui è stato proposto il decreto anti-rave, utilizzato strumentalmento per limitare spazi di libertà fuori dalle logiche del mercato e di agibilità politica.
Scendiamo nelle piazze per porre fine ai femminicidi che ogni anno aumentano di numero: solo nel 2022 in Italia sono avvenuti 91 femminicidi che si vanno a sommare ai 103 dell’anno scorso e a quelli degli anni precedenti. Le molestie e le aggressioni sono all’ordine nel gorno e si consumano nel totale silenzio di un Governo che volge il suo sguardo al migrante, alle classi meno abbienti, troppo impegnato a portare avanti una lotta a favore della moralità catto-fascista che quotidianamente concima il terreno del patriarcato.
Scendiamo nelle piazze per constrastare la violenze contro le sex workers e contro lo stigma sul sex work che non poco tempo fa ha palesato ancora una volta la violenza con cui si scaglia contro le lavoratricə sessuali.
In questo quadro nazionale, scendiamo nelle piazze convintə che la lotta contro il sistema patriarcale non è slegato dalla lotta contro le guerre sui nostri corpi, sulle nostre vite e sulla libertà dei popoli. E’ per questo che mandiamo la nostra solidarietà e supporto alle compagne del Rojava e al popolo curdo che in questo momento è di nuovo sotto attacco da parte della Turchia e al popolo ucraino che sta ancora subendo gli attacchi da parte della Russia.
Per tutto questo la lotta tranfemminista, antisessista, antifascista è necessariamente una lotta intersezionale che riguarda realtà politiche e soggettività diverse. Per questo il Nodo Antifascista di Bologna invita tuttə a scendere oggi in piazza affianco alle compagne tranfemministe e nuovamente domani 26 Novembre a partecipare alla manifestazione nazionale a Roma.