A Cattolica due ragazzi africani sono stati aggrediti, accoltellati e colpiti con cinture e una sedia da tre ultras ventenni del Pesaro. In casa del capo della banda foto di Hitler e Mussolini e volantini con lo stemma di Forza Nuova.
Ad Albenga quattro ragazzini fra i 15 e i 18 anni da giorni faceva scorribande notturne lungo la via Aurelia tra Ceriale e Albenga sparando con fucili ad aria compressa contro prostitute e immigrati per allontanarli dalla “loro” zona.
A Reggio Calabria un’auto si ferma ad apostrofare in maniera offensiva un gruppo di gay. Poi scendono dall’auto e uno degli aggressori rompe il setto nasale a un ventottenne. Ma non è finita. Dopo l’aggressione omofoba, in ospedale un infermiere insulta l’aggredito: «Prima sono stato picchiato in modo barbaro per strada e poi sono stato umiliato da un infermiere in ospedale dove mi sono recato per le ferite».
A Roma un diciannovenne ha preso a pugni e testate un professore indiano cinquantenne al grido: «Brutto straniero tornatene a casa tua». Per le fratture, l’uomo ha dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico.
A Firenze un giovane con i capelli rasati e vestito di nero ha aggredito e picchiato a freddo una donna brasiliana e una giapponese colpendole ripetutamente con pugni al volto. Trauma cranico e frattura scomposta della mascella.
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Cambiamo discorso. Gli scandali giudiziari che stanno travolgendo la Lega Nord e il PdL rischiano di farli sembrare partiti come tutti gli altri. Senza dubbio si tratta di partiti corrotti, collusi, bugiardi, truffatori, affaristi. Tuttavia, non bisogna dimenticare che, nell’ultimo ventennio, la Lega Nord e il PdL sono stati i principali promotori di una cultura reazionaria, razzista, sessista, revisionista, e che hanno protetto, promosso e/o sovvenzionato gruppi di squadristi e partitini neofascisti e neonazisti. Anche nell’ipotesi inverosimile che la Lega Nord e il PdL fossero “onesti”, sarebbero comunque partiti ignobili e rivoltanti. Ma abbiamo davvero cambiato discorso?