Alla lunga lista degli sdoganatori di CasaPound compilata meritoriamente da Femminismo a Sud, bisogna ora aggiungere anche il nome di Giulio Giorello che è intervenuto al raduno nazionale di CasaPound a Revine Lago.
Ateo, libertario, presuntuoso, Giulio Giorello è un esempio di pensatore riduzionista che ha fatto della matematica, dell’ateismo e del paradosso un’appendice del proprio ego. E con un certo successo di pubblico.
Nonostante sia un collaboratore di «Libertaria», Giorello è più che altro un turista «libertino» dell’intelligenza, anzi un Girello. Come ha scritto in più occasioni, quel che conta non è ragionare, ma cambiare:
«Il libertino cerca continuamente esperienze intellettuali nuove. E allora, in questo senso la lussuria è la passione del conoscere, dell’andare avanti, del non fermarsi mai, di non accontentarsi mai».
D’altro canto, la «lussuria» qualunquista del «libertino» intellettuale si fonda su un assunto per cui qualsiasi violenza in fondo è «naturale» e relativizzabile:
«Qualunque comportamento umano, anche il più orribile alla luce di certi valori, è naturale, perché è consentito dalle leggi di natura».
In fondo, andando a CasaPound, Giorello ci ha chiarito certi suoi asserti capziosi meglio che con tanti discorsi.