Sei condanne per il rogo appiccato al campo Rom delle Vallette nel dicembre 2011 in seguito a una manifestazione xenofoba. «Hanno agito con odio razziale», ha dichiarato il giudice applicando le imputazioni di incendio e ostacolo ai soccorsi.
Come al solito la giustizia borghese persegue gli esecutori ma non i mandanti. Oggi le Questure autorizzano, presidiano, difendono tutte le manifestazioni delle destre anche quando incitano all’odio razzista o quando sono palesemente diffamatorie. Ma nelle istigazioni all’odio di integralisti cattolici, neofascisti, leghisti o criptofascisti non vi è una precisa responsabilità morale e civile proprio in quanto sollecitano l’azione di «anonimi» esecutori?