Ovviamente si tratta di un episodio marginale, locale, forse stravagante. Ma rimuovere i temi sociali – del lavoro, dello sfruttamento, del razzismo, del sessismo, ecc. – dall’azione autorganizzata può portare alquanto fuori strada. Così, secondo RomagnaOggi, a Forlì i neofascisti paiono ben accetti o tollerabili al “popolo viola” in lotta per l’acqua bene comune.
Forlì, acqua pubblica. Scissione in vista: entra Forza Nuova, esce Rifondazione
Scissione in vista nel “Comitato per l’acqua pubblica” tenuto a battesimo la sera di giovedì, al Centro per la Pace di Forlì. La Federazione di Sinistra, formata da Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, infatti, rifiuta che nel comitato entri anche Forza Nuova, formazione politica di estrema destra, e denuncia in particolare il comportamento di apertura della lista civica ‘Destinazione Forlì’. Si profila ora una scissione, con la formazione di un comitato autonomo.
Lo sostiene Fabrizio Ruscelli, segretario di Rifondazione Comunista di Forlì: “Nel secondo incontro, convocato dal “Popolo Viola”, per la costituzione del Comitato per l’acqua pubblica di Forlì-Cesena è emerso che tra le forze politiche che intendono aderirvi vi è anche Forza Nuova, movimento politico fascista che da sempre assume e promuove comportamenti antisemiti e razzisti. Le loro proposte sono e saranno sempre agli antipodi rispetto ai nostri principi. Nel corso della discussione, dopo aver sottolineato che a fianco del Comitato Promotore Nazionale e fra i componenti il Comitato di sostegno è a pieno titolo iscritta la Federazione della Sinistra e non Forza Nuova”.
Per questo la federazione dei comunisti ritiene “irricevibile” la partecipazione di Forza Nuova nel comitato. “Purtroppo una parte dei presenti ben capeggiata da Destinazione Forlì nell’impeto di voler affermare che la politica o è “nuova” o è cattiva politica ha dimostrato di non voler o di non sapere fare distinzioni. A questa scelta noi ci siamo opposti fermamente e continueremo ad opporci e, sebbene sia una scelta sofferta, noi e altre associazioni presenti abbiamo deciso di non far più parte di questo costituendo comitato qualora si intenda proseguire in questa direzione”, attacca Ruscelli.
Che sollecita anche interventi pubblici di Arci (componente nazionale del comitato promotore) e della Cgil, che sostengono la raccolta delle firme sia a livello locale che nazionale. “Il PRC prima, e ora la Federazione della Sinistra, in ogni caso ribadiscono che sono da sempre in prima linea nella lotta a favore dell’acqua pubblica in quanto bene inalienabile dell’uomo ed anche in questa occasione sosterranno lo sforzo referendario”, conclude Ruscelli.