Ma guarda che combinazione! Erano gli apparati dello Stato a proteggere e servire il neofascista Massimo Carminati.
Nell’esercito nero di Carminati ci sono tanti funzionari di Stato, poliziotti e carabinieri. C’era l’investigatore che lo informava delle indagini su di lui e il poliziotto che gli sbrigava le pratiche per il passaporto. Chi lo accompagnava a visitare i terreni da acquistare, chi gli offriva informazioni su certificati penali e chi gli procurava congegni elettronici per evitare intercettazioni ambientali.
«Repubblica» – senza neanche un accenno agli anni delle stragi, in cui Carminati fu tra i protagonisti dell’eversione nera – parla ora di «poliziotti e carabinieri infedeli», ma quando tale infedeltà di singole persone diventa sistema e perdura per tanti decenni dovrebbe forse avere un altro nome…