Durante l’estate di due anni fa andavano di moda i falsi casi di ebola a Lampedusa e le epidemie che avrebbero minato la rigogliosa salute italica.
Poi, l’anno passato, l’estrema destra delle bufale ha puntato tutto, ancora una volta, su soldi, lussi e comfort che lo Stato garantirebbe ai profughi. Ma la fandonia era ormai logora ed è bastata una canzonetta per demolirla. «Non pago affitto, non faccio opraio».
Così, adesso Forza Nuova torna all’allarme epidemia attribuendo i casi di meningite all’immigrazione. Peccato che il meningocco C sia da sempre presente in Italia, un batterio del tutto nazionale…
Che dire? Basta invasione! Prima i bacilli italiani!
02 gennaio 2017
PUO’ una bufala a sfondo razzista rispettare gli standard della comunità di Facebook? Ebbene sì. Il social network ha bocciato la nostra richiesta di rimuovere un post pubblicato sulla pagina di Forza Nuova, in cui il movimento politico di estrema destra ha approfittato dei recenti casi di meningite per fare un po’ di propaganda contro i migranti. Secondo Forza Nuova, “le continue invasioni provenienti dall’Africa portano con sé, oltre alle sciagure terroristiche e sociali, gravi malattie che mettono in serio pericolo la salute pubblica”. Il post è accompagnato dall’immagine di un uomo che si tocca le tempie e da un messaggio: “Meningite. Tutti sappiamo da dove arriva. Basta accoglienza killer”.
In realtà, secondo Adriano Lazzarin, primario di Malattie Infettive dell’Ospedale San Raffaele di Milano, l'”accoglienza killer” non esiste: “tra le ondate migratorie e i casi di meningite registrati in Italia – dice – non c’è nessun collegamento per due motivi: prima di tutto, perché in Africa è diffuso il meningococco di tipo A, mentre da noi si sono verificati finora soltanto casi di infezione riconducibili ai ceppi B e C. Bisogna poi considerare – continua Lazzarin – che il meningococco non lo “importiamo” dall’Africa, ma è già presente in Italia: secondo l’Istituto Superiore di Sanità nel nostro paese ci sono tra i 5 e i 10 milioni di portatori sani di meningococco. Quindi è molto più probabile essere contagiati da un italiano piuttosto che da un migrante”.
Insomma, una sonora bocciatura per Forza Nuova, ma nonostante questo il suo post – che ha già ottenuto 6mila like e oltre 9mila condivisioni – continuerà a circolare. Avevamo chiesto a Facebook di rimuoverlo seguendo la procedura guidata, che mette a disposizione una serie di opzioni per cui si chiede la cancellazione. La più adatta al caso era questa: “Il post insulta o attacca qualcuno in base a religione, etnia o orientamento sessuale”. La risposta è arrivata pochi minuti dopo l’invio della segnalazione: “Abbiamo esaminato la foto e abbiamo determinato che rispetta i nostri Standard della comunità”. Perché Facebook non lo ha rimosso? Abbiamo girato la domanda alla società, ma la risposta non è ancora arrivata.