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[MO] Basta concerti d’istigazione alla violenza neonazista!

Sabato 20 maggio si terrà a Modena un concerto nazirock d’istigazione all’odio e alla violenza presso il circolo neofascista Terra dei Padri. Riceviamo e volentieri condividiamo questa riflessione di Modena antifascista.

«Chiedo alle autorità che devono vigilare sull’ordine pubblico e sul rispetto delle leggi, di essere rigorosi e controllare che il nuovo circolo Terra dei Padri rispetti come ogni altro le norme vigenti e non sia veicolo di idee di odio e di apologia del fascismo, che sono contrarie ai principi costituzionali su cui è fondata la nostra Repubblica», erano le dichiarazioni del sindaco Muzzarelli in prossimità dell’apertura della sede nazifascista di via Nicolo Biondo 297, mascherata dietro l’etichetta di “circolo culturale”.

«Come Partito democratico chiediamo a istituzioni e autorità competenti di vigilare» erano le parole del coordinatore della Segreteria cittadina Antonio Carpentieri e della capogruppo in Consiglio comunale a Modena Grazia Baracchi.

Non ci stupisce che queste parole siano state proferite al vento, cadute palesemente nel vuoto.

Per sabato 20 maggio all’interno del circolo neofascista Terra dei Padri è stato organizzato un concerto nazirock che vedrà suonare il gruppo mantovano Acciaio Vincente. Il gruppo, di ispirazione apertamente neonazista, appartiene al circuito di musica RAC, un genere che vede come temi principali delle proprie canzoni la superiorità della razza bianca e ariana, uno spinto antisemitismo, l’esaltazione della violenza squadrista, l’odio razziale e la discriminazione del più debole, la celebrazione della storia e dei valori del Terzo Reich e del ventennio fascista, l’apologia di figure come Hitler, le SS, Mussolini e le camicie nere. Componenti del gruppo Acciaio Vincente, infatti – che espongono apertamente nei propri testi tutto ciò, basti ascoltare canzoni come Fede nera, Fenice tricolore, Spranga, Mantova male, Festa dei traditori, oltre che esporre ai propri concerti la classica simbologia nazifascista – appartengono al Veneto Fronte Skinhead, organizzazione di naziskin resasi protagonista di intimidazioni e aggressioni (sia a sfondo razziale che politico) ovunque sia presente, gli stessi naziskin che a Modena nel novembre 2016 hanno interrotto con la forza un convegno pubblico in università minacciando gli spettatori, gli stessi che sono presenti a Sassuolo, già da tempo presa di mira da “ignoti” con scritte razziste e fasciste, svastiche e croci celtiche.

Da Mantova, sui canali del Fronte Veneto Skinhead, è partita la chiamata per raggiungere Modena il 20 maggio, che vedrà quindi la presenza di numerosi neofascisti e naziskin nella serata organizzata da Terra dei Padri, e dopo, imbottiti di alcol e fomentati a dovere, per le strade della città in concomitanza con la Notte bianca. Avevamo avvisato quale sarebbe stata l’offerta “culturale” del sedicente circolo, che funge da casa comune di tutta l’estrema destra non solo modenese, ma regionale. Questa è l’ennesima iniziativa documentata di evidente stampo nazifascista che viene organizzata in quel luogo. È sotto gli occhi di tutti.

Dove sono le istituzioni e le autorità modenesi, che si definiscono democratiche e antifasciste, che promettevano avrebbero vigilato? Dove sono le autorità che, assicuravano, sarebbero state rigorose nel controllo delle attività di Terra dei Padri? Dove sono tutti coloro che, a partire dal sindaco, dall’amministrazione cittadina, dai rappresentanti politici, dai partiti che si definiscono di sinistra, dalle associazioni e dai sindacati antifascisti, dichiaravano si sarebbero opposti a iniziative che avrebbero veicolato apologia di fascismo, riproposto le sue pratiche e i suoi contenuti ideologici? Dove saranno e cosa avranno da dire tutti questi signori il 20 maggio quando Modena, affollata per la Notte bianca, vedrà l’arrivo in città di numerosi naziskin e militanti neofascisti da dentro e fuori tutta la regione?

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