Un commesso di una grande libreria del centro storico di Bologna lamenta che i neofascisti lascino tra libri e riviste i loro abietti materiali di propaganda, e ci mostra il «Foglio di Ricino», «Bollettino interno bimestrale della Federazione della Fiamma Tricolore di Bologna», «stampato in proprio» (ma senza luogo di stampa).
Tra gli articoli vi si può trovare la pubblicità di «Predappio Tricolore. Souvenir di Pompignoli Pierluigi» o quella dell’«Infortunistica Tossani» (fondata dal noto torturatore di partigiani, oggi ultranovantenne, che di recente ha pubblicato a pagamento su «Repubblica» un suo «Inno alla razza», senza che né le antiche torture né l’attuale inno razzista risultassero passibili di una qualche sanzione).
Certo, il «Foglio di Ricino» è un giornaletto squallido, sessista e xenofobo. Per darne un esempio trascriviamo un brano che ne riassume i contenuti psicotici color di merda:
«Per quanto riguarda le badanti, dopo la disintegrazione della Famiglia con l’aborto, il divorzio, il tentativo dei P.A.C.S., regolamentazione delle coppie gay e quant’altro, i nostri poveri vecchietti hanno effettivamente bisogno di un aiuto, dato che ormai non è rimasto nessuno ad accudirli. E con soli 500 denari si regolarizza una posizione di badanti e colf (TRE per famiglia!) Che fino ad ora hanno lavorato in nero e spedito i soldi all’estero senza alcun vantaggio per l’economia e l’erario italiani. Sarebbe come se un’accolita di ladri venisse a dirci che non c’è bisogno di mettere il lucchetto alla bicicletta quando la posteggi, o come se un serial killer che ti ha appena ammazzato i genitori, ti volesse accompagnare a scuola».
Oggi, questa tecnica omeopatica di propaganda, per cui a Forlì il «Resto del Carlino» pubblica un necrologio di Benito Mussolini o a Rimini si vendono in aeroporto bottiglie di vino con l’immagine di Mussolini, rappresentano il tentativo di normalizzare il ritorno di idee, leggi e pratiche para-fasciste. Un’attività di squadrismo simbolico parallela allo squadrismo reale e alle violenze legali e illegali dello Stato (1, 2, 3 ecc.).
Ricordate: se fra gli scaffali di una libreria trovate il «Foglio di Ricino», o qualche altro giornaletto di propaganda neofascista, non gettatelo in un cassonetto qualsiasi, mettetelo fra la carta da riciclare o al limite usatelo per raccogliere la merda del vostro cane.