Ieri, durante lo sciopero che si è tenuto al Teatro Comunale di Bologna per protestare contro il decreto sulle fondazioni lirico-sinfoniche del ministro Bondi, prima che risuonassero le note della Carmen nel teatro aperto a tutt* e stracolmo di gente, uno studente del conservatorio ha detto dal palco una cosa semplice e vera:
«Questo governo di partiti che si dichiarano tradizionalisti, stanno distruggendo la tradizione musicale e ogni tradizione culturale di questo paese».
Si richiamano alla «tradizione», ai «valori», sono il «partito dell’amore», il «polo delle libertà», ma si tratta solo di slogan che non devono più nominare la realtà, ma solo piegare il linguaggio al potere e distruggere ogni significato, come nel romanzo 1984 di Orwell: «la guerra è pace», «la libertà è schiavitù», «l’ignoranza è forza». Distruggere i significati è un’operazione necessaria a ogni regime totalitario. Altrimenti le persone potrebbero anche parlarsi capirsi lottare.
Solidarietà a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici in lotta, ovunque siano, ovunque resistano.