“Fedele alle mie responsabilità, non tarderò a rilanciare la linea politica, a prescindere dall’esperienza in Fiamma Tricolore che, nonostante tutto è stata comunque importante per apprendere ed assimilare la metodologia ed i meccanismi utili a sopire ogni forma di movimentismo e di dinamicità! Camerati: a noi!” così Piero Puschiavo annuncia la fine del suo rapporto col Movimento Sociale Fiamma Tricolore.
Esce così dal partitino di Luca Romagnoli, cacciatone, l’ultimo pezzo di neonazismo italiano, quello triveneto; ed esce esattamente come avevano fatto un paio di anni fa prima I “camerati movimentisti” di Gianluca Iannone-CasaPound eppoi i nazisti romani di Maurizio Boccacci-Milizia, facendosi estromettere, per eccesso di autonomia e palese critica dei vertici, dalla Segreteria Nazionale.
2 agosto 1980
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