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[Napoli] Manifesto anti-Mussolini: il Comune lo oscura

A Napoli il Comune ha deciso di censurare la gigantografia contro il culto di Benito Mussolini, opera degli artisti Sebastiano Deva e Walter Picardi realizzata per chiedere la chiusura al pubblico della cripta Mussolini a Predappio: «No luce mio duce».

Secondo l’amministrazione comunale, l’autorizzazione richiesta per l’affissione avrebbe riguardato un contenuto differente da quello poi apparso sul manifesto.

I due artisti si dicono sorpresi che un atteggiamento del genere sia adottato proprio a Napoli, città che ha ricevuto la medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza durante le Quattro Giornate (27-30 settembre 1943), in cui un’insurrezione popolare segnò la fine dell’occupazione nazista e fascista della città. Napoli fu la prima fra le grandi città europee a insorgere contro gli oppressori, essendo poi da esempio per tutte le altre. «Un’eredità che va portata avanti con orgoglio», rivendicano Deva e Picardi, «soprattutto adesso che c’è un pericoloso ritorno ed avvicinamento della cultura giovanile al pensiero fascista».

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