da Zic
A fronte della denuncia pubblica e della mobilitazione degli antifascisti, in presidio il 19 novembre dalle 10 di mattina in via Battindarno contro l’iniziativa che i “fascisti del terzo millennio” avevano in programma alla sala del Quartiere Reno, a battere un colpo è il Sindaco, chiamato in causa direttamente da una nota diffusa ieri dal Circolo Iqbal Masih che ricordava come Merola, in campagna elettorale, si fosse schierato contro la concessione di spazi comunali ai neofascisti.
«Su disposizione del sindaco, e dopo una valutazione fatta insieme a lui – ha spiegato infatti il presidente del Quartiere, Vincenzo Naldi – abbiamo verificato che sono venute meno le condizioni per la concessione della sala, sulla base delle informazioni raccolte dopo il nulla osta», ovvero i «materiali informativi e pubblicitari sull’iniziativa proposti da CasaPound», corredati dal logo dell’associazione di estrema destra.
Dunque, prosegue Naldi, «l’associazione “Sole e acciaio” ha chiesto la sala per conto di CasaPound, i cui principi confliggono con lo Statuto del Comune e con la Costituzione. Per questo i presupposti per la concessione della sala sono venuti meno».
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Riceviamo dal Circolo Iqbal Masih:
Giriamo un breve report riguardo i fatti che ci hanno visto coinvolti come circolo, durante l’iniziativa ANPI presso il Quartiere Reno di Bologna, dopo il nostro l’appello informativo e l’invito a tutta la platea di non abbandonare la sala e ostacolarne l’uso agli attivisti di casa pound.
Sul sito troverete anche l’appello diffuso su tutto il territorio, dopo che siamo venuti a conoscenza della concessione della sala pubblica del Quartiere ad una associazione vicina a casa pound.
Per opportuna informazione ai soci
Circolo arci Iqbal Masih di Bologna
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Report sui fatti di sabato 19 novembre (dal sito del Circolo Iqbal Masih):
Ore 10: una decina di antifasciste/i del circolo Iqbal Masih prende parte all’iniziativa dell’ANPI Barca alla Sala del Quartiere Reno. Intervenuti nel corso dell’incontro, illustrano anche quello che sarebbe accaduto alle ore 13, al termine dell’iniziativa ANPI, invitando i presenti a solidarizzare ed a prendere posizione.
Gli attivisti di casa pound (organizzati di tutto punto e presenti in un gruppo numeroso circa 40 già dalle 9 della mattina a presidiare l’ingresso del Quartiere) avrebbero preso possesso della sala “Falcone e Borsellino” con i loro contenuti neofascisti.
Ore 11: compaiono le forze dell’ordine in divisa (due blindati dei carabinieri).
Ore 12: gli Antifascisti presenti all’iniziativa ANPI, non raccolgono l’invito ad uscire da parte del presidente del quartiere Reno e liberare la sala, “democraticamente” prenotata da un’associazione (sole e acciaio) per conto dei fascisti di casa pound.
Durante la discussione all’interno della sala tra le forze dell’ordine e gli Antifascisti, determinati a restare all’interno, interviene alle 12.30 circa, il presidente del Reno, riporta dal Sindaco, la Disposizione di chiudere e quindi, rendere indisponibile la sala.
Gli Antifascisti decidono quindi di uscire, restando a presidiare il Quartiere per capire l’evolversi della situazione.
Ore 15.30: il Presidio Antifa si scioglie, per riorganizzarsi, dopo essersi documentati sulla reale indisponibilità della sala del Quartiere Reno.
Al momento, la mobilitazione pare aver ottenuto un risultato politico positivo.
Rimane la tristezza che, da parte ANPI e da parte dei politici presenti non sia venuto il supporto, in termini pratici, che gli Antifascisti della 18 novembre ritenenevano atto dovuto, in virtù della condivisione, manifestata a parole, degli stessi ideali di pratica antifascista come modo di vivere.
Aggiornamenti sui fatti di domenica 20 novembre:
Come prevedibile è accaduto che stanotte, “qualcuno” ha strappato lo striscione “O L’IQBAL O NESSUNO” e strappato alcune bandiere rosse posizionate davanti all’ingresso del circolo.
Questa mattina invece abbiamo trovato anche la cassetta della posta divelta.