Guarda caso! Ora anche “l’Unità” (dov’erano negli ultimi vent’anni?) si sofferma sugli stretti legami «culturali» fra l’assassino di senegalesi e Gianfranco de Turris, vicecaporedattore dei servizi culturali al Giornale Radio della RAI, andato in pensione nel febbraio del 2009, in quota ad Alleanza Nazionale e poi al PdL. Ne riportiamo uno stralcio:
“De Turris ha firmato ben due prefazioni encomiastiche ai libri di Gianluca Casseri. L’ultimo, I Protocolli del Savio di Alessandria, pubblicato a maggio per l’editore Solfanelli, è un’invettiva contro Il cimitero di Praga di Umberto Eco e conferma l’esistenza del complotto pluto-giudaico sul mondo. Nella prefazione, de Turris loda Casseri e spiega (come già fece il suo maestro Evola) che i Protocolli dei Savi di Sion, pur essendo un documento falsificato, nondimeno dicono cose vere.
I saggi di Casseri su Lovecraft sono sempre stati annunciati sui siti web più noti nell’ambito del fantastico italiano, così come il romanzo scritto con Enrico Rulli, La Chiave del Caos, sempre con prefazione di de Turris e definito bonariamente un «romanzo esoterico». De Turris è fondatore e segretario della Fondazione «Julius Evola», dedicata al «pensatore» d’estrema destra, con trascorsi fascisti e nazisti, teorico della gerarchia tra le razze. Quel che ha compiuto Casseri non è in alcun modo un «atto di follia», ma una coerente messa in pratica di queste idee”.
Julius Evola? Ma guarda che caso! Proprio il filosofastro nazista celebrato il 4 novembre scorso da Marcello Veneziani per il suo «effetto bomba sulla destra giovanile» capace – secondo Veneziani – di promuovere «il culto dell’esteta armato» e persino «comportamenti sdoppiati, quasi schizoidi»…
Ma guarda altro caso! A Verona hanno trovato la banda che ha malmenato un quattordicenne srilankese cercando di ucciderlo (il dettaglio viene ingentilito dai giornali con le solite perifrasi ipocrite: «il gruppo aveva anche tentato di far rotolare il ragazzino in mezzo alla strada per farlo investire da qualche auto in transito»). A casa di uno degli aggressori sono stati trovati un paio di manganelli telescopici, gagliardetti fascisti, simboli e gadget di Forza Nuova…
Vedi anche: Culture omicide