Da quando esiste, CasaPound ha sempre cercato di travestirsi da associazione “culturale” per meglio portare avanti le sue pratiche squadriste. Sul blog del “Coordinamento cittadini antifascisti Murri” si legge una riflessione su una delle continue appropriazioni mistificatorie di CasaPound. Una forma di violenza simbolica tipica dei “fascisti del terzo millennio”.
Riprendiamoci Ray Bradbury
Ieri, 06/06/2012, è morto Ray Bradbury. Uno dei più grandi romanzieri contemporanei, capace di far amare la fantascienza anche a chi difficilmente la digerisce.
Fahrenheit 451 è sicuramente il suo romanzo di più grande successo. Ed è un romanzo chiaramente antifascista. È un romanzo che dà voce a chi lotta per trovare il proprio posto in una società reazionaria. I nazisti bruciavano i libri e le biblioteche. Nel libro il compito dei pompieri è dare fuoco ai libri. Montag svolge il suo lavoro in maniera alienata, fino a quando non incontra una donna sconosciuta e, per lui, inizia la scoperta di un mondo diverso da quello in cui è sempre vissuto.
È francamente ridicolo, alla luce della struttura del romanzo e dei suoi contenuti, alla luce del ruolo fondamentalmente anarchico di Montag, che i membri di CasaPound si definiscano “i veri figli di Montag”.
Ray Bradbury era un anarchico (e come lui Montag, che non appena trova la via d’uscita dalla società reazionaria e fascista ne approfitta, abbandonando il proprio lavoro alienante) come si può intuire da numerosissime su dichiarazioni sui più disparati temi della vita. Era un non-violento. Esattamente l’opposto di CasaPound, che non più tardi ieri ha attaccato con violenza un pacifico concerto in un locale romano. Leggi l’intero articolo sul blog del “Coordinamento cittadini antifascisti Murri”.