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[BO] gio 2 ago h.9.00: Fermiamo il terrorismo, aboliamo lo Stato

Ci sono “pentiti” di tutti i generi: i pentiti di mafia, i terroristi pentiti, i malavitosi pentiti… Ma non ci sono mai stati pentiti dello Stato. Non ci sono pentiti né dei Servizi segreti, né dell’Esercito, né delle Forze dell’ordine. E non perché lo Stato non si sia reso corresponsabile di crimini, torture, inquinamenti, abusi. È che lo Stato è disposto a tutto per proteggersi. Riceviamo e condividiamo il volantino con cui il Circolo anarchico Camillo Berneri sarà in piazza la mattina del 2 agosto nel 32esimo anniversario della strage neofascista del 1980.

Come Circolo Berneri lanciamo un appuntamento in piazza del Nettuno alle ore 9:00 del 2 agosto 2012

Di seguito riportiamo il nostro comunicato che verrà distribuito come volantino:

Le stragi di Stato non si sono mai fermate. E i segreti che le hanno coperte non sono mai stati rimossi.

Anche i governi della “sinistra” che si erano impegnati a rimuovere i segreti, anche l’attuale capo dello Stato che aveva fatto solenne promessa, hanno continuato a dare copertura agli apparati e a negare quella “verità e giustizia” della quale avevano fatto facile slogan elettorale.

Da due anni le massime autorità dello Stato non hanno più la spudoratezza di offendere la memoria delle vittime prendendo la parola sul palco del piazzale della stazione di Bologna; sanno bene che la piazza non sopporterebbe oltre un simile affronto. Il prefetto Cancellieri, già commissario del comune di Bologna e oggi ministro degli Interni, parteciperà ad un cerimonia molto privata nelle stanze di palazzo.

Anche i familiari delle vittime e le associazioni ad essi vicine mostrano di non avere più alcuna fiducia circa il fatto che la “verità e giustizia” possa essere piena, senza ombre, riconoscendo le responsabilità politiche di chi ha voluto difendere l’ordine costituito al prezzo della morte atroce di vittime inermi ed ignare.

Il 2 agosto del 1980, alle ore 10.25 il gruppo neofascista dei NAR spalleggiato dai servizi segreti metteva una bomba alla stazione centrale di Bologna, causando 85 morti e 200 feriti. A tanti anni di distanza i depistaggi di Stato e l’omertà di Stato (sia dei governi di centrosinistra che di centrodestra) hanno impedito di riconoscere ufficialmente i mandanti e di ammettere la verità.

“Processare lo Stato infedele” recita un comunicato dell’associazione Libertà e Giustizia. Vana illusione: lo Stato non processerà mai sé stesso; continuerà a difendere i suoi servitori a dispetto di ogni idea di giustizia, di uguaglianza di fronte alla legge come le recenti sentenze della “macelleria messicana” di Genova 2011 hanno ribadito, come la sentenza per la strage di Piazza della Loggia a Brescia ha sfacciatamente sentenziato, come l’opera di rimozione sulla “madre” di tutte le stragi, quella del 12 dicembre 1969, conferma ogni giorno.

Lo Stato, il legittimo titolare dell’uso della forza, può disporre a piacimento della vita, della dignità, dell’esistenza dei suoi sudditi e di tutti coloro che ne intralcino interessi “supremi”. Lo Stato può uccidere, torturare, opprimere, incarcerare a suo piacimento. Lo Stato è la massima espressione dell’ordine sociale vigente: un ordine che si fonda sullo sfruttamento e sull’oppressione.

Lo testimoniano tutte le “legittime” iniziative politiche e militari che esso intraprende: dalle guerre “esterne” in Afghanistan, in Libano, il Libia, nei Balcani a quelle “interne” contro gli immigrati, i lavoratori, le donne, i giovani. Una legittimità che è basata sul terrore imposto dall’uso della forza “legittima” di scherani in borghese o in divisa, schierati o infiltrati.

“Chi non terrorizza si ammala di terrore” è l’amara constatazione di un compagno come Fabrizio De André che già negli anni ’70 analizzava il carattere terroristico del potere e della sua massima espressione istituzionale: lo Stato.

Se veramente vogliamo giustizia sociale, libertà per tutte e tutti, benessere ed un futuro per le giovani generazioni dobbiamo abbattere lo Stato. Non possiamo illuderci che quest’apparato di grassatori, sbirri, approfittatori, stragisti possa essere riformato.

Dobbiamo essere capaci di vivere, per mezzo dell’autogestione, in una società di libere e di uguali dove sia abolita la proprietà privata, il diritto ereditario, la possibilità dello sfruttamento. E in un simile contesto che lo Stato non potrà riprendere forma per instaurare nuove dittature da imporre con nuovo terrore.

Fermiamo il terrorismo: aboliamo lo Stato.

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