Riproduciamo di seguito il testo della nota emanata da CasaPound Parma in morte di Alfredo Piccoli, fascista , in seguito repubblichino, poi esponente del MSI, di Alleanza Nazionale e, dulcis in fundo, responsabile dell’Unione combattenti della R.S.I:
“A te non andranno encomi ufficiali, niente strade dedicate o medaglie al valore, niente discorsi del sindaco ai tuoi funerali o comunicati stampa di grandi partiti, niente giorni per commemorare chi come te ha fatto la guerra dalla parte “sbagliata”, solo l’ onore e il rispetto di un gruppo di giovani che ogni giorno lottano per portare avanti i tuoi stessi ideali. Riposa in pace Alfredo, e guidaci da lassù”.
La prosa dei giovani di CaPa, in ossequio all’imperituro culto biopolitico della Giovinezza, trasuda di un’enfasi “ideale” (un ideale di continuità e, forse, addirittura di eternità) caratteristica della cultura – e della propaganda – fascista, e neofascista, essenzialmente reazionaria.
Dato per scontato l’abituale vittimismo fascista, colpisce infine in particolare la stucchevole e ipocritamente mielosa frasetta di chiusura, che vorrebbe essere espressiva ed “elevata” mentre è soltanto penosamente sentimentale: “guidaci da lassù“…
Piccoli, dunque, nella mellifuità.