Certo è che le elezioni sono la più infame stagione dell’anno. Pare che Mussolini sia diventato l’unità di misura della politica corrente.
In occasione del Giorno della Memoria, a Cesenatico il sindaco annuncia che verrà presto esposto il busto del Duce e del Re nella Biblioteca comunale.
Sempre in occasione del Giorno della Memoria, Berlusconi fa l’apologia del regime: «Quella delle leggi razziali fu la peggiore colpa di un leader che per tanti altri versi aveva fatto bene».
E subito CasaPound, preoccupata per l’ammicco all’elettorato fascista, strilla: «Giù le mani da Mussolini! L’ex premier in 20 anni non ha mai raccolto l’eredità di Salò…».
Poi è intervenuto il presidente Giorgio Napolitano, l’autore della prima legge razzista promulgata in Italia dopo il 1945, la infame, atroce Legge Turco-Napolitano, per dichiarare commosso: «siamo riusciti nel nostro paese a realizzare in questi anni una sempre più larga, partecipata e creativa consapevolezza dell’aberrazione introdotta anche in Italia dal Fascismo con l’antisemitismo».
Già già, proprio creativa. E intanto in Spagna arrivano i «franchisti del terzo millennio»…