Dal tracciato segnato dalla piazza del 5 ottobre, in cui Bologna ha cacciato con decisione le sentinelle in piedi e i fascisti di FN, una partecipata assemblea cittadina auto-convocata lancia la manifestazione di sabato 18 ottobre. In risposta alla annunciata presenza di Roberto Fiore e di quasi tutta la sua organizzazione al completo da un lato, e della presenza di Ignazio Visco dall’altro per un convegno, l’ambizione è la costruzione di un corteo che pratichi, dentro e oltre le date del 5 e del 18, un antifascismo non delegato e non di facciata, che conquisti diritti e la libertà di movimento fino in fondo. Libertà e diritti che riguardano anche i migranti oggetto di un’operazione di delazione e di rastrellamento, su scala europea, come quella di Mos Maiorum. Ci riprenderemo le piazze e le strade sino a dove sarà necessario, in maniera antifascista, antisessista e anticapitalista. L’austerity dei banchieri come Visco e della Troika, e la povertà che ne deriva, sono concatenati all’emersione delle varie forme di destre xenofobe, partitiche e non, in Italia, in Europa e nel mondo.
I contenuti che esprimeremo sabato saranno anche quelli del 16 ottobre, giornata di sciopero dei lavoratori del settore della logistica, verso la giornata di sciopero sociale del 14 novembre, e gli stessi che tutte le soggettività che hanno preso parte all’assemblea esprimono ogni giorno in questa città.
Ci vediamo il 18 ottobre, alle ore 14.30, in piazza XX settembre.
Per una Bologna libera, antifascista, antisessista, antirazzista, anticapitalista.
I compagni e le compagne di Bologna.