Nelle elezioni in Danimarca il blocco conservatore di Lars Løkke Rasmussen si è imposto con il 51,5 % dei voti. Ha quindi la maggioranza necessaria per governare, soprattutto grazie al risultato sorprendente dei populisti xenofobi del «Partito del popolo danese» che hanno ottenuto il 21,1% dei voti.
È un ulteriore esempio di quanto la crisi economica e culturale in cui l’Europa sta affondando crei ampi margini di manovra per chi soffia sulle paure della gente e sulla xenofobia, fino a oscurare ogni rivendicazione di libertà e giustizia sociale, in un mondo in cui i ricchi sono sempre più ricchi e ai poveri si danno briciole e razzismo.