È stato pubblicato su Zic un intervento importante e condivisibile sul ddl Cirinnà e la lotta contro ogni forma di fascismo. Questa è la parte per noi più rilevante e significativa.
In Italia, lo scontro tra chi vuole allargare i diritti civili alle persone omosessuali è anche una battaglia tra due campi: uno clericale e, spesso espressamente, fascista, e un campo che a queste tendenze si oppone. Tuttavia, i movimenti sembrano considerare più importante sfidare apertamente gruppuscoli come CasaPound e Forza Nuova piuttosto che opporsi a tendenze societarie più larghe che riflettono le attitudini fasciste trasversali alla società italiana. L’idea che l’antifascismo militante si giochi solamente attorno ai simboli, e non intorno alla realtà di pratiche e discorsi diffusissimi nella società, che non si autoproclamano fascisti ma che lo sono di fatto, è semplicemente anacronistica. Sicuramente l’opposizione ai gruppi neofascisti è cruciale, ma non lo è forse anche la difesa di quei gruppi di persone che delle tendenze fasciste dello Stato sono vittime reali e dirette? Le parole di Costanza Miriano sul ruolo riproduttivo delle donne e sulle persone Lgbtq sono più pericolose delle riunioni di cinghia mattanza di CasaPound, o dei convegni sulle foibe di Forza Nuova, in quanto hanno un effetto reale sulla riproduzione di idee e pratiche fasciste, e sulle vite e sui corpi delle persone omosessuali. Leggi tutto su Zic.