Nel mondo il divario tra ricchi e poveri si allarga sempre di più. Attualmente, gli 85 uomini più ricchi del pianeta detengono una ricchezza pari a quella di metà della popolazione mondiale. Per gli altri c’è solo disperazione, miseria, soprusi, morte e ipocrisia.
E quel che oggi appare più tragico è che diseguaglianza, marginalità e dolore generano persone sradicate, confuse e manipolabili, pronte per le due industrie emergenti del terrore e della strage – quella fascioislamista e quella neonazista – sempre più simili fra loro, apparentemente concorrenti, ma oggettivamente alleate e complementari nell’avversare libertà e «multiculturalismo».
A Monaco di Baviera un 18enne tedesco di origine iraniana, vessato per anni a scuola, pieno di odio, ha ucciso nove persone, scegliendo le proprie vittime. Quattro erano turche, tre kossovare, una greca e una di origine rumena, quasi tutti ragazzi.
Secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung lo stragista di Monaco era un razzista di estrema destra. Sentiva come un «onore» il fatto di essere nato il 20 aprile, lo stesso giorno di Adolf Hitler. Menava vanto del fatto di essere di «razza ariana» in quanto di origine iraniana. Odiava turchi e arabi, rispetto ai quali si sentiva «superiore». E il suo modello era il neonazista Breivik, celebrato anche dall’estrema destra bolognese come «eroe anticoloniale».
Basta continuare a spargere il veleno lugubre del «sangue e suolo», dell’«invasione» o dello «scontro di civiltà», e poi aspettare qualche idiota che sogna vendetta e sangue…
Non è un caso che CasaPound Bologna abbia scelto, per la sua prima uscita dopo lunga vacanza, l’immagine dello scheletro secondo una liturgia funebre tipica dei neofascisti:
«Abbiamo voluto rappresentare la disperazione di tutti gli italiani che hanno a che fare col Comune e con l’Acer nel delicato problema dell’emergenza abitativa».
Ed è un modo obliquo per far intendere che gli «italiani» ormai ridotti a «scheletri» dovrebbero vendicarsi…
Non passeranno!
Vedi anche: Culture omicide, Culture omicide 2