Nella primavera del 2016 l’ANPI di San Lazzaro di Savena chiedeva di vietare la concessione di spazi pubblici a chi non rinnega il fascismo, in modo da impedire che realtà come Forza Nuova, CasaPound e simili potessero svolgere le loro iniziative in piazza.
Si trattava di rivedere il regolamento comunale per la concessione del suolo pubblico in modo che le richieste di occupazione temporanea da parte di partiti e associazioni fossero concesse «solo dopo previa sottoscrizione di una dichiarazione di adesione ai principi della Costituzione con particolare riferimento alla XII disposizione transitoria e finale» secondo cui «è vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista».
Ma il consiglio comunale di San Lazzaro approvò una modifica del regolamento di concessione di suolo e spazi pubblici inserendo una semplice postilla secondo cui partiti, associazione e gruppi devono firmare un documento in cui dichiarano semplicemente «di aver preso visione della XII disposizione finale della Costituzione». Nessuna adesione a nulla, insomma.
La stessa cosa adesso accade a Imola, dove erano state raccolte oltre 1300 firme per contrastare manifestazioni pubbliche ispirate al neofascismo o alla discriminazione razzista, etnica, religiosa o sessuale.
A Imola, infatti, è stato approvato in consiglio comunale un ordine del giorno sul tema dell’antifascismo presentato dalla consigliera Giulia Barelli portavoce dei Giovani ANPI e approvato all’unanimità. Ma modificando però il testo dell’appello di ImolaAntifascista ed eliminando proprio il paragrafo che riguardava la deriva xenofoba e violenta di movimenti e partiti di destra.
Insomma, un altro ordine del giorno meramente simbolico che non cambia quasi nulla. E che anzi rischia di diventare un ulteriore freno all’azione sociale diretta e alla capacità di intrecciare percorsi e relazioni dal basso, di creare controcultura e consapevolezza del presente.
Scrive al riguardo ImolaAntifascista: «Difendiamo l’antifascimo ogni giorno dell’anno, non solo in occasione del 25 aprile. Pertanto invitiamo gli/le antifasciste a non adagiarsi sugli allori, ma a impedire che discorsi omofobi, razzisti e fascisti possano inquinare l’aria che respiriamo».
Leggi il comunicato di ImolaAntifascista sul sito di Brigata 36.