2 agosto
Voltone del Baraccano, via del Baraccano
Dalle ore 19
Organizziamo un reading il 2 agosto, presso il Baraccano, alle ore 19: il tema è quello delle stragi, l’obiettivo è quello di riannodare alcuni fili della memoria mettendo in evidenza le connessioni tra le “trame nere” e gli apparati dello Stato in un periodo in cui le inchieste sui mandanti vengono chiuse e si parla di “spontaneismo” in relazione ai gruppi eversivi di estrema destra.
Temi e interventi:
– Piazza Fontana e omicidio Pinelli – lettura dal libro di Bettin e Dianese “La strage” e intervento di Piero Scaramucci
– 1974: Piazza della Loggia e Italicus – intervento di un attivista del movimento bresciano e di Franco Sirotti, fratello di una delle vittime dell’Italicus
– Omicidio Fausto e Iaio – intervento di un’attivista che frequentava all’epoca il gruppo dei due ragazzi
– 2 agosto e strage di Portella della Ginestra – intervento di Loriano Macchiavelli con letture da “Strage” e “Noi che gridammo al vento”
– Uno Bianca e attentati 92 e 93 – intervento di Antonella Beccaria, giornalista e saggista
Perché un reading il 2 agosto? Perché non vogliamo che il 2 agosto venga ridotto a una questione di semplice commemorazione, ma vogliamo trovare e fare emergere le “trame nere” che hanno collegato varie stragi dal ’69 agli anni ’90.
A 43 anni dalla strage di Piazza della Loggia quest’anno è arrivata la condanna col giudizio della Corte di Cassazione dei neofascisti Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte. Sempre quest’anno, la Procura di Bologna decide di chiudere le indagini sui mandanti della strage del 2 agosto alla stazione di Bologna. Le parole del procuratore capo Giuseppe Amato citano provocatoriamente lo “spontaneismo dei NAR”: le stesse parole usate da Francesca Mambro per descrivere il carattere della propria organizzazione.
Allora, quest’anno è necessario puntare ancora di più l’attenzione sullo stragismo fascista e sul ruolo degli apparati statali.
Perché al Baraccano? Perché il 28 giugno è stata organizzata lì la presentazione di un fumetto d’ispirazione neofascista dove sono intervenuti esponenti di Forza Nuova e CasaPound e, fatto ancor più grave, l’avvocato dello stragista Luigi Ciavardini, condannato nel 2002 a 30 anni come esecutore materiale dell’attentato.
Il Quartiere non ha fatto nulla per evitare questa presentazione scandalosa e il Comune sembra non essersi neanche accorto di quanto è grave questo fatto. Vogliamo riprenderci quello spazio e rimarcare che il Quartiere Santo Stefano è antifascista.
Il comunicato del Nodo Sociale Antifascista sul 2 agosto.