Non vi era certo bisogno di ulteriori esempi della propensione razzista e stragista tipica dell’estrema destra.
A Macerata, un attivista della Lega Nord spara su sei migranti africani e grida «Viva l’Italia» facendo il saluto romano mentre viene arrestato.
Del resto, il caso del neofascista Amedeo Mancini, simpatizzante di CasaPound e della Lega Nord, ha dimostrato che in Italia si può uccidere un nero per razzismo e fare solo qualche mese di carcere.
Subito Matteo Salvini dichiara: «L’invasione dei migranti porta allo scontro sociale». Ma la verità è che le fandonie razziste della Lega Nord, ripetute per decenni, provocano violenza, dolore e morte.
Nelle istigazioni all’odio xenofobo di neofascisti e leghisti crediamo vi sia una precisa responsabilità morale e civile come mandanti che sollecitano l’azione di anonimi esecutori.