È sempre più evidente che il decreto penale – cioè una condanna prima del processo – sta diventando uno strumento tutto politico per condizionare la libertà di espressione e per criminalizzare la critica antifascista! Riceviamo e condividiamo questo comunicato di Carpi antifascista.
CARPI: GRAVISSIMO ATTACCO REPRESSIVO ALL’ANTIFASCISMO
In questi ultimi giorni sono stati consegnati ben 26 decreti penali di condanna ad antifasciste/i carpigiane/i riguardanti i fatti del 4 agosto scorso: quel giorno Forza Nuova inscenò a Carpi un presidio intimidatorio davanti ad una palazzina che di lì a poco avrebbe ospitato alcuni migranti.
Chi quella sera decise, spontaneamente e coraggiosamente, di recarsi sul posto per rifiutare la presenza di FN si trovò ad affrontare le cariche della polizia e addirittura le minacce e le aggressioni degli impavidi camerati italici.
Infatti i neofascisti (una quarantina in tutto e provenienti da tutto il norditalia) si distinsero quella sera per ripetute aggressioni ai carpigiani che li contestavano (più di 60 persone arrivate alla spicciolata sul lato opposto della strada, tutte disarmate ed a volto scoperto).
Durante queste aggressioni, portate avanti con aste e cinture, i forzanovisti ferirono anche un poliziotto che si frapponeva tra i due schieramenti.
Oggi soltanto due di loro si vedono condannati per quelle aggressioni, mentre dall’altra parte ben 26 antifascisti/e si trovano accusati/e della semplice presenza sul posto, come se essere parte attiva della vita politica in città fosse un reato, come se ci fosse qualcosa di male nel rifiutare la presenza di un corpo estraneo a questa vita politica cittadina, quei neofascisti radunatisi a Carpi per propagandare odio, xenofobia ed intolleranza.
Altro fatto gravissimo è che questo processo, portato avanti dal g.i.p. a porte chiuse, senza alcun dibattimento e senza nemmeno avvisare gli imputati, pone sullo stesso foglio i membri di entrambi gli schieramenti: gli antifascisti e le antifasciste, con l’accusa di esser presenti in città, e i due neofascisti aggressori.
Essere nello stesso procedimento significa che tutti gli imputati possono vedere nomi e residenze degli altri imputati, ed ora i neofascisti dispongono dei dati personali delle persone che hanno aggredito.
Riteniamo inoltre inaccettabile porre per l’ennesima volta sullo stesso piano antifascisti/e e neofascisti. Lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo con forza: il fascismo non è un’opinione, IL FASCISMO È UN CRIMINE. Come antifascisti/e non condividiamo nessuna condanna e nessun processo con chi è già stato condannato dalla storia.
L’intento intimidatorio dell’apparato repressivo è grave ed evidente: a Carpi chi condivide e porta avanti i valori dell’antifascismo può subire minacce, aggressioni, manganellate ed infine processi.
Abbiamo però cattive notizie per neofascisti e repressori: la città ha già iniziato a stringersi attorno ai 26 imputati, l’opposizione a questo scandaloso processo è già partita, le ruote della solidarietà stanno già girando.
QUESTO PROCESSO NON FERMERÀ L’ANTIFASCISMO CARPIGIANO, CHE ANZI NELLE PROSSIME SETTIMANE RILANCERÀ MOLTE NUOVE INIZIATIVE!
Soltanto i neofascisti si troveranno isolati in questa vicenda, esattamente come sono stati isolati dalla città di Carpi e dalla Storia.
L’ANTIFASCISMO NON SI PROCESSA!
Carpi Antifascista