Ieri, mentre anche noi gridavamo per le strade di Bologna la nostra rabbia contro le minacce d’invasione turca del Rojava e il regime fascista di Erdogan, tante altre manifestazioni hanno fatto lo stesso da Minneapolis a Sydney e un po’ ovunque… A Bologna la prossima mobilitazione sarà domani sabato 12 ottobre alle ore 15. Riceviamo e condividiamo un resoconto della manifestazione di ieri a Berlino.
Berlino. 10 ottobre 2019. Circa 2.000 persone sono scese in piazza per manifestare la propria solidarietà con la lotta del Rojava, rispondendo all’appello per una mobilitazione internazionale contro l’invasione turca dei territori del nord-est della Siria, dove da anni è in corso un’esperienza di autogoverno fondata su uguaglianza e solidarietà. Il corteo, partito poco dopo le 18 da Oranienplatz, a Kreuzberg, si è snodato per le vie del quartiere, passando per Neukölln e la popolare Hermann Platz per concludersi infine a Kottbusser Tor.
Un corteo determinato che, negli interventi e negli slogan, ha attaccato il sanguinoso regime autoritario di Erdogan e la sua efferata politica espansionista, ricordando le responsabilità dei Paesi europei e in particolare della Germania, che con la Turchia intrattengono uno stretto di rapporto di collaborazione che comprende anche la vendita di armi.
Lungo il percorso del corteo ci sono stati alcuni momenti di tensione al passaggio di alcune sedi di associazioni legate al partito di governo in Turchia, l’AKP di Erdogan, presidiate dalla polizia. In particolare a Neukölln, quartiere abitato in prevalenza da migranti provenienti da tutto il mondo ma dove la comunità turca è particolarmente numerosa – a Berlino la popolazione di origine turca conta circa 200.000 persone.
Nel corso della manifestazione ci sono state svariate provocazioni da parte di nazionalisti turchi, presenti nella zona anche con varie imprese commerciali, quali il conosciuto ristorante “Hasir” e la catena “La Femme”. Singoli o piccoli gruppi al lato della strada hanno infatti fatto il così detto “saluto del lupo” in direzione del corteo, simbolo direttamente associato ai lupi grigi – gruppo nazionalista di estrema destra il cui braccio politico ha sostenuto Erdogan – presenti in città e tristemente noti per i loro attacchi in occasione di diverse manifestazioni contro l’antisemitismo. Hanno fatto seguito diversi tafferugli tra manifestanti e provocatori, prontamente protetti dalla polizia.
Numerosa è stata la partecipazione al corteo della comunità curda, che era già scesa in strada la mattina del 9 ottobre, appena appreso dell’inizio dell’invasione turca dei territori del Rojava, con una manifestazione che ha contato la presenza di circa 1.500 persone.
Nei pressi di Kottbusser Brücke il corteo ha raccolto la solidarietà di un centinaio di manifestanti di Extinction Rebellion, movimento che ha lanciato una settimana di mobilitazioni per la giustizia climatica, culminate il 9 ottobre con il blocco simultaneo dei principali ponti sulla Sprea che per alcune ore hanno diviso in due la città.
All’arrivo della manifestazione a Kottbusser Tor, sotto una pioggia scrosciante, in diversi interventi sono state annunciate per i prossimi giorni ulteriori mobilitazioni e iniziative in solidarietà con la resistenza del Rojava e in opposizione all’invasione turca.
Kampf dem Faschismus überall