Aggiornamento. Ci pareva davvero strano che il Centro Costa potesse ospitare un’iniziativa del genere! E pare che la nostra denuncia abbia sortito come effetto l’immediata cancellazione dell’evento. Riteniamo dunque che non sussistano più le ragioni di boicottare il Centro Costa, e ritiriamo conseguentemente l’appello diramato ieri.
Resta comunque grave, a nostro parere, la poca chiarezza e la scarsa attenzione che, anche negli ambienti di sinistra (vedi qui e qui), permette a iniziative del genere di mimetizzarsi e trovare margini di agibilità. Per segnalazioni: staffetta at riseup punto net. Nessuno spazio al razzismo, nessuno spazio alla disumanità!
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L’inganno oggi va di moda.
Ed è così che venerdì 8 febbraio il Centro Costa di via Azzo Gardino 48 ospiterà la presentazione del libro di Stelio Fergola «L’inganno antirazzista. Come il progressismo uccide identità e popoli», un «saggio» (inganno!) che attacca la società multiculturale in quanto progetto di «ingegneria sociale che sta avviando i bianchi caucasici all’estinzione», minando la «sopravvivenza della nostra civiltà millenaria».
A tale dibattito in difesa della razza «caucasica», ossia ‘ariana’, minacciata dal perfido complotto di «ingegneria sociale» parteciperanno Gualtiero Via (Assessore alla Cultura del Comune di Budrio), Galeazzo Bignami (nella foto sotto) e tal professor Gaetano Sorbetti…
Dalla pagina web del Centro Costa, spesso sede di iniziative promosse da associazioni e/o gruppi più o meno legate alla sinistra cittadina, apprendiamo che tra i principi su cui il Centro organizza le proprie attività vi sono «la solidarietà, la tolleranza tra uomini e donne, le culture diverse»: ed ecco che torna l’inganno!
È l’incapacità di dire un NO forte e chiaro, negando spazi e legittimità a razzisti, sovranisti, nazionalisti, neonazisti, neofascisti o revisionisti di turno.
È la stessa incapacità di dire NO che caratterizza da sempre il Quartiere Santo Stefano che a metà gennaio ha concesso la Sala del Baraccano a Gianfranco Stella per presentare le bugie diffamatorie di «Compagno Mitra», al gruppo rossobruno Belzebò per diffamare le ONG in quanto «Organizzazioni Non Grate» e al sedicente filosofo Diego Fusaro editorialista dell’organo di stampa di CasaPound…
Ora, se mai l’iniziativa del Centro Costa fosse fondata su un equivoco e non su un deliberato inganno, ci rivolgiamo ai soci dell’associazione affinché vi sia una presa di posizione pubblica e si annulli la presentazione dell’8 febbraio.
In caso contrario, invitiamo tutt* a boicottare d’ora in poi il Centro Costa di via Azzo Gardino 48. Non andateci. Smettete di frequentarlo. Scrivete mail di protesta al Centro Costa: mail: csgiorgiocosta at gmail punto com, e tel. 051-551278.
Siamo stanch* di questi inganni e saremo sempre vigili nel contrastarli affinché la barbarie razzista non trionfi sui resti della civiltà umana.
Ora e sempre, Resistenza!