A Ferrara un altro pestaggio per mano di carabinieri. Diversamente dagli altri paesi europei, in Italia non esiste né il “diritto di resistenza”, né il “reato di tortura”. Anzi, da Bolzaneto in poi, la tortura in Italia è diventata un fatto quasi normale, in cui si può incappare per caso, per cui si può morire senza ragione. Non servizio di Stato, ma sevizie di Stato.
Botte ad un ragazzo. Carabiniere indagato a Ferrara
da Radio Città del Capo
Il video che accusa un carabiniere di 44 anni del nucleo Radiomobile di Ferrara è spuntato in aula durante il processo per direttissima a quattro giovani stranieri arrestati dagli stessi militari per resistenza e lesioni.
Le immagini senza audio ma sufficientemente eloquenti mostrerebbero il carabiniere mentre picchia con il manganello uno dei ragazzi che è seduto e ammanettato su una poltroncina della caserma fino a farlo cadere a terra. Le riprese sono delle stesse telecamere di sicurezza dei carabinieri e sono al vaglio di un consulente nominato dalla pm Barbara Cavallo che ha accusato i giovani stranieri di resistenza a pubblico ufficiale e ora ha aperto un fascicolo parallelo indagando il militare per lesioni aggravate.
È un nuovo caso di presunta violenza da parte di componenti delle forze dell’ordine che arriva dalla città di Federico Aldrovandi, morto il 25 settembre 2005 durante un controllo di polizia. Per ripulire le immagini e individuare meglio le responsabilità serviranno circa due settimane.