Un tale ha detto una volta: «Come puoi dire a tuo fratello: – Lascia che ti tolga dall’occhio la pagliuzza, – mentre c’è una trave nel tuo occhio?»
La Curia bolognese guidata dal pessimo cardinal Caffarra non ha mai preso le distanze dai cattonazisti di Forza Nuova, dagli omofobi delle «Sentinelle in piedi» e da tutti gli integralisti fascistoidi che hanno in una mano il Vangelo e nell’altra intimidazioni, spranghe e razzismo.
Ora, nell’ipocrita Bologna il cardinal Caffarra, il PD, la Lega Nord, il sindaco Virginio Merola e Forza Italia si scandalizzano tutti insieme appassionatamente per le foto di una «notte eretica e scaramantica» organizzata dal circolo Arcigay. E si spingono persino a paragonare quelle foto ai fascisti dell’ISIS.
Tutti questi prelati e politicanti che adesso ululano alla blasfemia, in gennaio erano in piazza a dire «Je suis Charlie». Ma – tolto il fatto che vi sia stato un attentato mortale a Parigi messo a segno proprio dall’ISIS – dal punto di vista della tanto sbandierata «libertà di espressione», che differenza c’è tra le foto della serata al Cassero e vignette satiriche di «Charlie Hebdo» come questa?
Che dire? Sempre lo stesso tal dei tali la sapeva lunga sui cardinali come Caffarra:
«Allora Gesù parlò alla folla e ai suoi discepoli, dicendo: – Gli arcivescovi siedono in cattedra. Non fate secondo le loro opere; perché parlano di amore, ma agiscono al contrario. Infatti, legano fardelli pesanti e li mettono sulle spalle della gente; ma loro non li vogliono muovere neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini; infatti si coprono d’oro e allungano le frange dei mantelli; amano i primi posti nei conviti, i primi seggi nelle cattedrali, i saluti nelle piazze ed essere chiamati dalla gente: “Eccellenza!”. Guai a voi, sacerdoti ipocriti, perché siete simili a sepolcri imbiancati, che appaiono belli di fuori, ma dentro sono pieni d’ossa di morti e d’ogni immondizia. Così anche voi, di fuori sembrate giusti alla gente; ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’ingiustizia –» (Matteo 23).
Contro l’ipocrisia e l’ingiustizia ora e sempre r/esistenza!