Dopo la benedizione dell’arcivescovo Carlo Caffarra alla manifestazione antiabortista del 13 giugno, i cattonazisti di Forza Nuova lanciano ora un presidio davanti alla Prefettura in Piazza Roosevelt per giovedì 18 giugno alle ore 18 con lo slogan «Prima i profughi italiani».
Effettivamente l’Italia sta diventando un paese così triste, lugubre e invivibile che verrebbe proprio voglia di scappare e andarsene profughi altrove, come del resto fanno tanti giovani di questo paese.
Ma i «profughi italiani» di Forza Nuova sono soltanto un misero trucco verbale per promuovere una lotta fra poveri comodissima al potere e per illudere gli «italiani in difficoltà» che possano mai arrivare nelle loro tasche un po’ delle briciole che cadono dalla tavola dei ricchi.
In questi anni abbiamo sempre denunciato il fatto che il razzismo e la xenofobia della destra sono solo un comodo paravento all’affarismo e all’avidità di un sottobosco bipartisan di partiti e partitini.
A questa cultura discriminatoria e violenta Forza Nuova ha dato il suo contributo con un polverone di bufale e disinformazione, a tutto beneficio dei poteri forti e della gestione affaristica dell’«accoglienza».
Va da sé che la crisi economica e culturale in cui viviamo crea ampi margini di manovra per chi soffia sulle paure e la xenofobia appropriandosi di parole d’ordine antiistituzionali e sovversive per usarle in maniera strumentale e reazionaria.
Certo può apparire ridicolo che proprio Forza Nuova cianci di lotta alla speculazione e ai partiti, visto che ha per leader un ricco speculatore e gode della vicinanza politica di più di un parlamentare del Pdl e della Lega Nord.
Ma per quanto siano pochi, oggi non c’è nulla di più pericoloso di chi rispolvera idee nazionalsocialiste: quelle di chi vorrebbe una società con più oppressione e meno diritti, con più sfruttamento delle classi subalterne e meno emancipazione, con più polizia e meno libertà.