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[Verona] Bambina costretta a nascondersi dai razzisti di Forca Nuova

Bloccata da una vergognosa manifestazione contro i profughi a Verona, una donna racconta di aver preso una decisione dolorosa per proteggere la figlia italoafricana. Poiché doveva passare in macchina davanti al presidio di Forca Nuova e della Lega Nord organizzato il 20 luglio nella periferia di Avesa, ha chiesto alla bambina di stendersi sul sedile per nascondersi. E la bimba, di 9 anni, ha ubbidito, ma ha capito benissimo di cosa si trattava: «Mamma, mi nascondi perché sono africana?».

La protagonista di questa vicenda ha raccontato all’Huffingtonpost il delirio razzista di Forca Nuova, Lega Nord e dei cattonazisti di Christus Rex che tanto piacciono al cardinale Carlo Caffarra.

Di certo finiranno tutti fra le fiamme dell’Inferno giacché nel Vangelo si legge: «Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno! Perché ebbi fame e non mi deste da mangiare; ebbi sete e non mi deste da bere; fui straniero e non m’accoglieste» (Matteo 25).

Questi buoni cattolici gridavano invece: «Servi, negri di merda, rimpatrio, sgombero, dobbiamo difendere le nostre figlie e le nostre sorelle».

È evidente che la strategia sottilmente razzista delle amministrazioni comunali è quella di collocare i profughi in aperta campagna, lontano dagli occhi dei buoni borghesi. Nelle campagne di Bologna come nei boschi di Verona. E l’estrema destra arriva poi a caccia di voti con la frottola dell’«invasione». Questa è la situazione descritta all’Huffingtonpost:

I residenti, non capisco estenuati da cosa – in questi mesi ho solo visto gruppi di persone salire e scendere a piedi e in silenzio i tornanti che li separano da Verona (non ci sono mezzi di trasporto che raggiungono Costagrande) – hanno chiesto l’intervento di Forza Nuova per fronteggiare una situazione insostenibile.

Di insostenibile in questi mesi non ho notato niente, se non vederli fare a piedi chilometri in salita sotto il caldo padano. Insostenibile almeno per il mio cuore. Credo che la situazione si sia resa per loro intollerabile quando i profughi si sono permessi di protestare, denunciando di convivere con serpenti e scorpioni e in condizioni disagiate.

Oggi il razzismo è un affare remunerativo, ben sovvenzionato e garantito da Questure sempre disponibili a proteggere l’istigazione all’odio e la diffamazione aggravata, al fine di sviare il risentimento sociale con bufale e menzogne.

Non passeranno!

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