Uscendo dalla Biblioteca Universitaria di Via Zamboni 33 ieri si potevano trovare dei flyer di una conferenza di chiara ispirazione rossobruna intitolata «Dallo jihadismo all’ISIS» che si terrà nella Sala del Baraccano il 28 gennaio alle ore 16.
Sul retro del volantino c’è la solita retorica sulla decadenza della nostra Patria insidiata da perversi complotti e incapace di una lotta sovranista e identitaria.
Le idee portate avanti dai rossobruni di oggi non sono poi così distanti da quelle dei neofascisti di 10, 20 o 50 anni fa.
Si tratta di aggiornamenti di vecchissime «teorie» in cui la lobby giudaico-pluto-massonica dei nazionalsocialisti viene sostituita dalla lobby finanziaria-mondialista e la difesa della razza è rimpiazzata dalla difesa della Tradizione, dell’Identità o della Sovranità nazionale.
Possono anche sembrare discorsi sovversivi, anzi sono fatti apposta per sembrarlo, ma sono tutt’altro. Alla fine la sola libertà possibile è quella della Nazione, della Patria, e non quella delle persone.
Fra gli oratori che parleranno a Bologna vi è anche Paolo Sensini che, non a caso, replicherà il 18 febbraio alle ore 17.30 presso il circolo neofascista «Terra dei Padri» di Modena.