Non v’è dubbio l’amministrazione bolognese abbia tenuto negli ultimi anni un atteggiamento ambiguo e tollerante verso l’estrema destra: da un lato celebra a parole l’antifascismo, ma dall’altro perseguita le realtà antifasciste e autorganizzate e scatena una guerra di classe contro i poveri e i «diversi» a suon di sfratti e ordinanze, militarizzando il centro storico, ma lasciando campo libero a chi disegna svastiche e celtiche…
Fra l’altro pochi giorni fa il PD e le destre cittadine hanno approvato la delibera che conferma lo stanziamento di un milione di euro l’anno per le scuole private in barba al referendum del 2013.
Ma altrove, in molte regioni, il PD come Partito della Nazione ha da tempo oltrepassato ogni confine a destra fino a legittimare variamente le organizzazioni neofasciste. Una rassegna delle collaborazioni, sinergie e selfie di PD & CasaPound si può leggere ora su Storify.
Tanto per fare un esempio fresco fresco, un dirigente del PD ha invitato le forze dell’ordine a «sparare e prendere bene la mira» contro giovani contestatori come Carlo Giuliani.
E una burocrate della direzione nazionale del PD ha or ora dichiarato: «Se si vuole continuare la nostra razza, è chiaro che in Italia bisogna iniziare a dare un sostegno concreto alle mamme e alle famiglie. Altrimenti si rischia l’estinzione tra un po’ in Italia».
Insomma, prima ti pagano i pannolini se sei della «razza» giusta e poi, quando sei cresciuto, ti fanno sparare dritto alla testa se non voti PD.
Se non vigiliamo e non prendiamo bene la mira, i Fasciodem sbarcheranno anche a Bologna. Anzi, forse sono già qui tra noi.