A volte basta poco. A Cesena è bastata una scritta sul muro per far scoprire a un condominio che in quello stesso edificio, all’angolo tra via Albertini e via Verdoni, zitti zitti cercavano di aprire una sede di CasaPound e presto ci sarebbe stato un viavai di squadristi sguaiati e prepotenti. Così, intanto i neofascisti si sono buscati una diffida del condominio.
Invece, a Roma gli squadristi in gita ad Acca Larentia per la foto di gruppo si sono fatti riconoscere anche in una pizzeria tra urla, volgarità, spacconate e insolenze. Gli altri avventori hanno guardato la cosa con disgusto, ma anche con una pericolosa, schifata sufficienza.
Ma il neofascismo va preso sul serio perché sul serio minaccia, mena, discrimina, indottrina, accoltella, bastona e peggio. Non importano Hashtag o Photoshop, né social, né likes. Non vanno ridotti a uno sgradevole fenomeno di costume. Fossero pochi, sarebbero sempre troppi.
Ma a volte basta poco. Questa mattina a Bologna è bastato un contropresidio di una trentina di antifascisti/e per vanificare e far smobilitare un banchetto a sorpresa di CasaPound in Piazza Malpighi. Resistere è possibile se l’antifascismo diventa una pratica concreta e quotidiana!