Riceviamo dalla Rete dei Comunisti questa segnalazione sulla realtà «gelatinosa» di cui si compone la presente cultura italiana e la sua ambigua epica patriottica.
Chi è Roberto Saviano?
di Giancarlo Staffolani
Dopo aver accusato le Farc colombiane, l’Eta e la Sinistra Basca di essere organizzazioni paramafiose colluse col narcotraffico, smentito dallo stesso governo spagnolo.
Definisce “Maroni il miglior ministro dell’interno da sempre in Italia”
“Israele il miglior esempio di stato per la legalità e la sicurezza”
Ora si scopre orgoglioso di essersi formato su ideologi nazifascisti come Ezra Pound, Carl Shmitt, inoltre è anche frequentatore degli stessi “centri” di CasaPound.
Così Roberto Saviano nell’intervista sul settimanale “Panorama” il 22/12/2009 elogia Maroni sul fronte antimafia e frequenta “Casa Pound” (dal sito il VELINO Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale)
“Roberto Maroni sul fronte antimafia è uno dei migliori ministri dell’Interno di sempre”. Così Roberto Saviano apre l’intervista sul settimanale “Panorama”, in edicola da domani. “Ho sempre fatto riferimento alla tradizione che fu della destra antimafia: Paolo Borsellino si riconosceva in questa tradizione”, sostiene lo scrittore. “Il centrosinistra ha responsabilità enormi nella collusione con le organizzazioni criminali: le due regioni con più comuni sciolti per mafia sono Campania e Calabria. E chi le ha amministrate negli ultimi 12 anni? Il centrosinistra”.
A “Panorama” l’autore di Gomorra e di La Bellezza e l’Inferno offre di sé un’immagine diversa da quella si sempre:
“è un errore – dichiara – far diventare la battaglia antimafia una battaglia di parte. Come scrittore, mi sono formato su molti autori riconosciuti della cultura tradizionale e conservatrice, Ernst Jünger, Ezra Pound, Louis Ferdinand Celine, Carl Schmitt. E non mi sogno di rinnegarlo, anzi. Leggo spesso persino Julius Evola, che mi avrebbe considerato un inferiore.
Come scrittore è lì che mi sono formato, ma questo non significa che oggi mi senta in contraddizione se difendo la Costituzione. Non credo che la Costituzione italiana oggi sia di sinistra o di destra. Mi sembra semplicemente una base per garantire una convivenza equa a tutti i cittadini, per conservare lo stato di diritto che è una condizione indispensabile anche per la lotta alle mafie. E credo pure che il suo richiamo all’unità di questo Paese sia qualcosa d’importante. Personalmente, terrei che continuasse a esistere un paese di nome Italia, e penso che ci terrebbe pure Gabriele D’Annunzio. Non dimentichiamoci che non sono certo le organizzazioni criminali, italiane o straniere, a subire in negativo eventuali riassetti federalistici”.
Altro che. E i ragazzi di CasaPound (dove è andato a fare una conferenza), il centro sociale di destra, fecero la ola per la sua chiusa dedicata al poeta.