Alla presentazione del manifesto politico di CasaPound alla Sala dell’Angelo, dopo il rifiuto di Gianfranco Pasquino e poi di Stefano Bonaga, il rimpiazzo dell’ultim’ora è stato il solito Raffaele Morani, ex segretario del PRC di Faenza e oggi di Sinistra Ecologia e Libertà, collaboratore abituale di CasaPound con poche idee, ma tutte confuse.
Morani il 9 ottobre 2009 ha partecipato al dibattito organizzato a Roma da CasaPound su «Che Guevara mito e simbolo della destra militante». Fra il 2007 e il 2008 ha propagandato in ogni modo il volume innocentista di Andrea Colombo sulla strage di Bologna, Storia nera. Bologna: la verità di Francesca Mambro e Valerio Fioravanti: un volume di cui oggi si vedono, a soli tre anni dalla pubblicazione, tutte le imprecisioni, gli errori, le faziosità. Ha firmato appelli a favore del Blocco studentesco e di CasaPound. E corre non appena ci sia un buco da coprire…
Morani, Sansonetti, Colombo (ex portavoce del PRC al Senato) sono esempi di quel ceto dirigente di partiti sedicenti «comunisti» e «antifascisti» che, quando il pacifista Bertinotti benediceva la Folgore come «terza carica dello Stato», hanno pensato di interpretare tutti quanti il ruolo di «statisti» imparziali ed equanimi. E ora continuano, per non confessare a se stessi che sono poveri opportunisti finiti nel cesso della storia.
È quel ceto dirigente «di sinistra» a cui si deve lo sciagurato voto favorevole sui CPT (oggi CIE) di Rifondazione comunista e Verdi nel 1997, le vergognose concessioni collaborazioni e/o dialoghi con la destra neofascista e stragista, le aperture pubblicitarie agli stereotipi della cultura sessista dominante, le arrendevolezze deliranti su lavoro, precariato, rifinanziamenti alle guerre, scuola, ambiente. Già, poche idee, ma tutte confuse.
Ho appreso con vero dispiacere che il 23 ottobre il nome di SEL è stato in qualche modo affiancato a quello di Casa Pound. Per noi, che dell’antifascismo facciamo uno degli elementi fondamentali della nostra identità e proposta politica, si tratta di un episodio inqualificabile, che non avrei mai voluto commentare.
Devo farlo, ma prometto a me stesso, a tutti i compagni e a tutti coloro che hanno assistito con stupore o giusta indignazione che sarà l’ultima volta.
SEL è un partito che nasce per dare una casa a tutta la sinistra italiana, per restituire al nostro paese una speranza di futuro e di cambiamento.
L’ apertura alle diversità, la curiosità, la ricerca sono tratti caratterizzanti di ciò che siamo e di ció che vogliamo diventare.
Crediamo nel dialogo, nel confronto e nella democrazia.
Non ci appartiene alcun settarismo e non siamo viziati da pregiudizi ideologici.
Esiste tuttavia un limite invalicabile, che si chiama intolleranza, razzismo, violenza, un limite che si chiama fascismo, sotto qualsiasi abito e a qualunque secolo appartenga.
Si pensi ció che si vuole, ma qualsiasi dialogo si interrompe su quella soglia.
Per questo riteniamo discutibile che chi appartenga al mondo della sinistra accetti confronti con organizzazioni come Casa Pound.
Più che discutibile, inaccettabile se chi lo faccia dichiari di avere rapporti con SEL, che a questo punto sono evidentemente inesistenti.
Giovanni Paglia
Coordinatore regionale SEL E/R