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Omicidio di Nicola Tommasoli: tre assolti in appello

Come sempre, la moda dell’impunità per omicidi e stragi neofasciste resta una costante della storia italiana. Non sono noti i mandanti di tutte e quattordici le grandi stragi che hanno insanguinato l’Italia, ma sempre apparati e funzionari di Stato si sono distinti nell’organizzare depistaggi, nascondere indizi, proteggere i gruppi neofascisti le avevano eseguite. Anche per i morti della strage di Brescia, non solo non vi è oggi una verità giudiziaria, ma non vi è nemmeno una verità storica ufficiale…

Ora, lo Stato assolve e favorisce anche la banda neofascista che uccise a calci Nicola Tommasoli nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2008. Ribaltando l’esito del processo di primo grado, la corte d’Assise d’Appello di Venezia ha mandato assolti tre dei cinque accusati del pestaggio e ha ridotto la pena agli altri due assassini. Nicola Tommasoli morì a 28 anni dopo cinque giorni di agonia.

Quello che si nega con questa sentenza, oltre ai fatti di quella violenza premeditata, è anche che nella Verona cupa e razzista di questi anni, nel Nord leghista e paranoico, vi siano squadrette informali di giovinastri gasati per «ripulire» dai «diversi» le «loro» belle città. Vedi ad esempio altri pestaggi nazifascisti e razzisti a Verona: 200020072009

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