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Joy: lo Stato si autoassolve

Sono state rese pubbliche le motivazioni della sentenza di assoluzione nei confronti dell’ispettore Vittorio Addesso, accusato del tentato stupro di Joy nel CIE di via Corelli. Secondo tali motivazioni, l’attendibilità di un teste detenuto è sempre scarsa, discutibile, secondaria rispetto alle ragioni indubitabili di chi indossa una divisa.

Nelle motivazioni si legge fra l’altro: «Anche volendo credere alla donna, si dovrebbe ipotizzare l’assurda situazione di un Ispettore di Polizia che […] prende l’iniziativa di compiere un abuso sessuale in modo tutto sommato insulso e plateale, alla presenza del responsabile del centro». Sì, «insulso», da in + salsus, non salato, non piccante, sciocco, tanto per minimizzare…

Nel frattempo, una ragazza madre originaria di Crema ma residente a Roma, arrestata per aver rubato dei vestiti in un supermercato, ha subito ripetute violenze sessuali in una caserma sulla Tuscolana ad opera di tre carabinieri e un vigile urbano. Dei tre carabinieri tutti però parlano bene: «Sono tre bravi ragazzi, benvoluti da tutti nella zona in cui operano, sia dai residenti che dai commercianti». Ecco un’altra «assurda situazione» che richiederà altre ipocrite «motivazioni della sentenza»…

Vedi anche Noinonsiamocomplici

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