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Al fianco delle rivolte e della libertà

Oggi, mentre dal Maghreb alla penisola araba, le rivolte popolari aprono nuovi spazi di libertà offrendo una sonora lezione ai regimi pseudodemocratici dell’Occidente, pare ancor più intollerabile la xenofobia dei partiti neonazisti. Sabato a Lanciano, medaglia d’oro per la Resistenza, si sono scontrate due manifestazioni: «Fermiamo l’invasione» organizzata dai neonazisti di Forza Nuova, e la contromanifestazione di attivisti antirazzisti e antifascisti. Distrutti i vetri di un’auto di militanti di Forza Nuova: uno di essi è stato medicato per le botte alla testa, l’altro ha cercato invano di farsi refertare. Con la solita arte della provocazione, Forza Nuova ha ottenuto l’arresto di uno degli antirazzisti.

Populismo, razzismo, nazionalismo, estremismo di destra, neonazismo sono i segni più evidenti di un ritorno dell’Europa alla barbarie e all’autoritarismo fascistoide. Secondo Ian Kershaw, uno storico del Nazismo, il ritorno del Fascismo in Europa oggi non solo è possibile, ma è anzi probabile, per l’incrociarsi di nuove ideologie razziste e di un’inarrestabile, dirompente crisi economica. Del resto, numerosi leader neofascisti europei, ha detto Pierre Milza, «vengono da movimenti neofascisti e neonazionalisti del secondo dopoguerra. Alcuni hanno addirittura partecipato a imprese totalitarie, come militanti e come combattenti», e oggi come ieri mirano «a far entrare nella testa» delle popolazioni «delle idee che erano già state veicolate più di un secolo fa», dalla «criminalizzazione dell’immigrato all’arroccamento sull’identità, declinate etnicamente o culturalmente». Non può allora sorprendere che la leader del Fronte Nazionale francese, Marine Le Pen, figlia del nazionalista e antisemita Jean-Marie Le Pen, sia in testa nei sondaggi per le elezioni presidenziali, davanti a Nicolas Sarkozy e al candidato del partito socialista.

Per questo oggi è necessario solidarizzare ed essere al fianco di chi combatte per liberarsi dall’oppressione del potere capitalistico, patriarcale e statale. Oggi 9 marzo alle ore 17.30 vi sarà un presidio di donne e lesbiche davanti all’Energy Store ENI di via Amendola 10 per denunciare le violenze che le ribelli e le migranti stanno vivendo in Libia e nei lager italiani (vedi Noinonsiamocomplici). Domani 10 marzo è la giornata internazionale di solidarietà con i trecento migranti in sciopero della fame in Grecia (vedi Hungerstrike300). Inoltre, riceviamo e condividiamo la notizia di un’iniziativa che si tiene ad Ancona venerdì 11 marzo con inizio alle ore 20,45:
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Mentre scriviamo il sangue sta scorrendo in Libia ed è scorso più recentemente in Tunisia e in Egitto per la feroce repressione messa in atto dai regimi e dal capitalismo globalizzato contro i movimenti popolari che lottano contro le forme più brutali di oppressione.

Si lotta per il pane ma anche e soprattutto per la libertà.

Ne parliamo venerdì 11 marzo 2011, con inizio alle ore 20,45 nei locali dell’Archivio Nazionale dell’Unione Sindacale Italiana-USI\AIT, sito in via Podesti n. 14\b nel corso dell’iniziativa dal titolo:

«IL MONDO ARABO E’ IN FIAMME! Ovvero non di solo pane…»

Intervengono:

Kalthoum Ben Soltane – Associazione Nuovo Mondo Pesaro
Karim Samai – Associazione Nuovo Mondo Pesaro
Khader Musallam – Federazione dei Comunisti Anarchici Pesaro\Fano

Organizzano:
Circolo Anarchico “E.Malatesta” Ancona; Unione Sindacale Italiana-USI\AIT
Assemblea Anarchica Marchigiana

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